“Il premier britannico Boris Johnson sta ricevendo una terapia a base di ossigeno, ma non è sottoposto a ventilazione forzata”. Lo ha precisato il ministro Michael Gove questa mattina, 7 aprile, intervistato alla radio Lbc. “Ovviamente è sotto stretta osservazione” ha aggiunto.
Boris Johnson, contagiato dal Covid-19, è ricoverato da ieri, 6 aprile, in terapia intensiva. Le sue condizioni si sono aggravate nel tardo pomeriggio al punto da portare i dottori del St. Thomas Hospital, dove l’uomo si trovava in cura da domenica, a trasferirlo nel nuovo reparto. La notizia è stata data da un portavoce di Downing Street, la residenza del premier, che ha spiegato che il trasferimento si è reso necessario in seguito al “peggioramento delle condizioni del primo ministro”. A prendere il posto di Johnson per il periodo in cui dovrà essere sottoposto alle cure in ospedale sarà il ministro degli Esteri Dominic Raab. “Johnson ha chiesto al ministro degli Esteri Raab, che è primo segretario di Stato, di sostituirlo per quanto necessario” ha fatto sapere il portavoce. Sarà lui dunque a prendere in carico la gestione del governo all’emergenza Coronavirus.
Johnson era risultato positivo al tampone 11 giorni fa. Il Premier si era messo in auto-isolamento a Downing Street, ma aveva deciso di rimanere al comando del governo per la lotta al virus. I giorni di quarantena però non sono bastati. Solo ieri mattina il primo ministro aveva fatto sapere in un tweet che la notte precedente si era recato in ospedale “per alcuni controlli di routine”, siccome continuava ad avvertire i sintomi da Coronavirus.
Last night, on the advice of my doctor, I went into hospital for some routine tests as I’m still experiencing coronavirus symptoms. I’m in good spirits and keeping in touch with my team, as we work together to fight this virus and keep everyone safe.
— Boris Johnson #StayHomeSaveLives (@BorisJohnson) April 6, 2020
Ieri pomeriggio poi il peggioramento delle sue condizioni e il trasferimento in terapia intensiva. Molti messaggi di solidarietà sono arrivati dal mondo politico nei confronti del premier britannico. Il leader del partito laburista, Keir Starmer, ieri su Twitter ha parlato di “notizia terribilmente triste” e stamattina sullo stesso social network ha pubblicato un video in cui ha affermato di essere “vicino al Primo Ministro e alla sua famiglia in questo difficile momento”.
All of our thoughts are with the Prime Minister and his family at this difficult time. This is a national crisis and the Labour Party will act in the national interest, working constructively with the government. pic.twitter.com/xkPiNDAgSf
— Keir Starmer (@Keir_Starmer) April 7, 2020
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rivolto un pensiero a Boris Johnson nel corso della conferenza tenuta ieri sera per fare il punto sull’emergenza Coronavirus. “Voglio mandare i migliori auguri di pronta guarigione a un caro amico mio e della nazione, il primo ministro Boris Johnson – ha detto Trump – Siamo tutti rattristati nel sapere che nel pomeriggio è stato portato in terapia intensiva. Gli Americani stanno tutti pregando per la sua guarigione. È davvero un buon amico, speciale, forte, non molla mai.”
Anche il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ieri ha fatto gli auguri di pronta guarigione al premier britannico Boris Johnson. “Gli italiani sono con il Regno Unito in questi momenti difficili. Siamo gli uni per gli altri. Guarisci presto Boris Johnson!” ha scritto il ministro in inglese, in un tweet pubblicato dalla Farnesina.
Min @luigidimaio: “The Italian people is with the UK in these difficult times. We are one for each other. Get well soon @BorisJohnson!”
— Farnesina ?? (@ItalyMFA) April 6, 2020