Prima isolamento, poi lontananza, sospensione, tempo e quotidiano. Questi sono i temi del nuovo progetto fotografico Covisions-19 realizzato al Dams dell’Università di Torino, che ha coinvolto oltre 70 studenti. Nato nell’ambito del corso di “Storia e teoria della fotografia”, tenuto dalla docente Roberta Basano, si è focalizzato sulle possibilità comunicative delle immagini, stimolando la creatività degli studenti a superare gli spazi fisici della solitudine.
Le 203 fotografie realizzate sono state esposte sulla pagina Instagram covisions_19, un progetto che secondo la professoressa Basano è stato utile a far sviluppare agli studenti una sorta di creatività di sopravvivenza: “Il mio obiettivo non era quello di scoprire giovani talenti, ma stimolare gli studenti a ragionare sulla potenzialità della fotografia. La loro risposta e il loro impegno confermano come la creatività possa superare i limiti fisici dell’isolamento e creare relazioni attraverso il linguaggio dell’immagine”.
Andrea Rosso, uno degli studenti coinvolto nel progetto covisions-19 con le due foto ‘Uno strano gioco’ e ‘Una distrazione’ ha spiegato: “E’ un modo per sperimentare la fotografia in una condizione quotidiana particolare ma ormai comune a tutti come quella dell’isolamento forzato. Ci aiuta a ragionare su come questo evento storico incida sui nostri mondi privati”.