Speciali perché fedeli a se stessi. Con la canzone Ringo Starr la band “indie” i Pinguini Tattici Nucleari omaggia il batterista dei Beatles «in un mondo di John e di Paul» e diverte il pubblico di Sanremo. I venticinquenni originari della provincia di Bergamo stanno conquistando grande popolarità, ma le loro origini, dicono, li aiutano a restare con i piedi per terra: “Ci divertiamo come quando suonavamo davanti a dieci persone. A casa stiamo bene e ci torniamo tutti i giorni, facciamo andata e ritorno da Milano”. Parte del loro successo comincia dal nome inconsueto: “È la citazione di una birra scozzese che non abbiamo mai bevuto e non è nemmeno più in produzione. Ci siamo chiamati così agli inizi, a un certo punto ce ne siamo pentiti, ma poi abbiamo capito che è un segno di rispetto per noi sei ed è un ricordo di quando eravamo ragazzini”.
Nella classifica provvisoria stilata dalla giuria “demoscopica” i Pinguini sono sul podio, al terzo posto, stessa posizione conquistata ieri al termine della serata dei duetti. La giuria dei maestri d’orchestra ha premiato il loro “medley” che ha celebrato la 70esima edizione del Festival con citazioni ben più numerose dei sette pezzi cantati uno dietro l’altro: “Avrei voluto farne settanta – ha detto la voce del gruppo Riccardo Zanotti – ma Amadeus ha risposto che non avevamo quaranta minuti tutti per noi”.