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Torino capitale dei diritti: è la prima “shelter city” in Italia

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Torino città dei diritti. Oggi 9 dicembre è stata presentato a Palazzo di Città il nuovo progetto congiunto di gestione di Open011, la casa della mobilità giovanile e dell’intercultura del Comune di Torino. Proprio Open011 sarà la sede operativa di Jhrep, il programma di educazione ai diritti umani che Amnesty InternationalCifa Onlus e la rete internazionale Hreyn intendono sviluppare per promuovere l’organizzazione di momenti formativi e sessioni di studi nazionali e internazionali sul territorio cittadino. Per l’assessore Marco Giusta, “è un piacere raccontare oggi i risultati di questi mesi di lavoro, svolti pancia a terra e sempre in stretta collaborazione con la società civile”.

É anche il primo passo per rendere il capoluogo piemontese la prima “shelter city” in Italia: una città, cioè, disponibile ad offrire rifugio temporaneo (da 3 ai 12 mesi) ad attivisti e attiviste dei diritti umani sotto minaccia a causa del loro operato. Si tratta di un programma di ospitalità che Amnesty International ha già sperimentato in alcuni paesi europei. Secondo i dati forniti da Amnesty dal 1998 ad oggi in tutto il mondo circa 3500 attivisti hanno perso la vita. Nel 2017 il 67% delle vittime lavorava attivamente per la difesa della terra e dell’ambiente nel contesto di grandi investimenti, industrie estrattive e mega-business. Nel 2018 più di 321 persone in 27 paesi sono state prese di mira e uccise per il loro lavoro, il numero più alto mai registrato come prospettano i dati di Front line defenders.

Open011 è una struttura che nasce come foresteria e centro culturale, progettata per sviluppare e facilitare l’incontro tra culture e accogliere gruppi di giovani e singoli. Al suo interno vengono promosse e organizzate iniziative ed eventi culturali: scambi internazionali, seminari, corsi di formazione, mostre, spettacoli e molto altro.

 

FRANCESCA SORRENTINO

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