Occhi che osservino a 360 gradi il Po, i monumenti di Piazza Castello o San Carlo, il parco del Valentino. Questi saranno i droni che verranno utilizzati sopra la città di Torino attraverso la rete 5G Edge Cloud di Tim per il monitoraggio ambientale e infrastrutturale a favore della pubblica sicurezza. Non solo. Il primo data center Tim-Google a livello nazionale avrà sede proprio nel capoluogo piemontese. Lo ha annunciato l’amministratore delegato di Tim Luigi Gubitosi durante il lancio della sperimentazione che ha confermato la collaborazione tra il Comune di Torino e l’azienda di telecomunicazioni.
“Quest’iniziativa rappresenta il legame tra un soggetto pubblico – dichiara la sindaca Chiara Appendino – che ha responsabilità di governare le tecnologie della città, e un soggetto privato che le gestisce. La partnership può creare un approccio cooperativo tra diverse aziende, pubbliche e private che smettono di essere competitors. Dobbiamo dimostrare che la tecnologia ha un effetto positivo, e che lavoreremo assiduamente per la creazione del data center a Torino. Fin da subito abbiamo deciso di puntare sull’innovazione, non è una scelta semplice, ma strategica.”
Il data center che nascerà a Torino sarà tra i più avanzati d’Europa, in un settore che sta avendo una crescita annuale del 20% in Italia. Il luogo non è stato ancora svelato, probabilmente una zona industriale dismessa della città.
La sperimentazione del monitoraggio con droni annessi, spiegato da Elisabetta Romano, Chief Technology and Innovation Officer, utilizzerà la rete 5G. La copertura di banda larghissima permetterà di utilizzare e visualizzare i dati salvati anche a lunghe distanze. Le aree sorvolate dai droni saranno di tre tipi: si effettuerà la supervisione di fiumi cittadini al fine di intervenire preventivamente e ridurre il rischio di esondazioni. Ci sarà, inoltre, il monitoraggio infrastrutturale di monumenti artistici per pianificare opere di restauro. Verranno, infine, sorvolati i parchi in modo da garantire una maggiore sicurezza ai cittadini che li frequentano.
“Questa sperimentazione basata su nuove tecnologie – ha commentato in un videomessaggio il ministro dell’Innovazione tecnologica Paola Pisano – riapre una partita per le aziende di telecomunicazioni. Puntare sulla collaborazione con l’azienda di telecomunicazioni è stato strategico per creare nuovi servizi a favore delle nostre amministrazioni. Speriamo che sia un esempio per le città di tutto il Paese.”