“Dobbiamo insegnare alla società a non aver paura della tecnologia”. Le parole di Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, danno il via al primo Festival della Tecnologia nel capoluogo piemontese. La rassegna, inaugurata oggi 7 novembre con una lezione inaugurale di Joseph E. Stiglitz, vincitore nel 2001 del Premio Nobel per l’Economia, parte all’alba del 160° anniversario dalla fondazione del Politecnico.
Un’occasione per ricordare non solo le radici del Politecnico, ma della tecnologia italiana. Tecnologia che secondo il rettore rappresenta anche il modo di uscire dalla crisi di valori e di competenze che sta subendo il mercato del lavoro italiano: “una crisi che non può essere ignorata, come il bisogno di tecnologia nella nostra quotidianità”.
La lectio magistralis Stiglitz si concentra attorno ad una citazione di Thomas Jefferson, che sancisce quanto l’accordo tra lo sviluppo della tecnologia, unita all’idea di comunità, possa portare ad una società in costante crescita: “A candle loses nothing when it lights another candle”.
A chiudere la giornata, il ritorno di uno dei fondatori del Politecnico, tra le sue mura. La statua di Quintino Sella, ingegnere e politico biellese del 19° secolo, è stata trasferita dal Parco del Valentino al Politecnico, svelata dal rettore Saracco in compagnia della sindaca Chiara Appendino.
VINCENZO NASTO