Per una curiosa coincidenza, il sito internet Open for Business, una vetrina per presentare Torino agli investitori, è stato lanciato dall’Amministrazione all’indomani della rottura delle trattative per la fusione di Fca e Renault: una notizia che oltre che nei mercati desta preoccupazione anche in città.
Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, stamattina, giovedì 6 giugno, al Palazzo di Città, però, nessun commento sulla vicenda è arrivato dalla sindaca Chiara Appendino, che si è soffermata sull’iniziativa dell’Amministrazione: “La città ha un potenziale molto forte per una serie di motivi, ma facciamo la differenza quando riusciamo insieme a raccontare, a vendere forze come industria, offerta culturale e sistema universitario, cercando di mettere insieme i tasselli per essere più competitivi”.
Appendino ha citato quello dell’automotive, insieme all’aerospaziale, come principali filiere di cui si punta al rilancio, nell’ambito dell’area di crisi, che la sindaca ha sempre definito strumento importante di sviluppo.
Una mappatura con schede dei siti dismessi o con ulteriori potenzialità
Il sito realizzato dal Comune è uno strumento di marketing territoriale che vuole raccontare Torino sia a singoli utenti curiosi di scoprire la città, sia ai potenziali investitori. Così sintetizza il senso dell’iniziativa Alberto Sacco, assessore al Commercio, Lavoro e Turismo del Comune:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=QBBoail6kYg] Tre sono dunque le macro aree in cui il sito web bilingue, in italiano e inglese, presentato a marzo in anteprima all’evento immobiliare Mipim a Cannes, è suddiviso: turismo, università e industria, innovazione e ricerca.
L’Amministrazione ha mappato su Google Maps i siti dismessi o con ulteriori possibilità di sviluppo, sia pubbliche che private, di potenziale interesse per gli investitori, in particolare stranieri; i luoghi sono presentati con schede dettagliate con informazioni tecniche ma anche descrittive.
“Per presentare i nostri luoghi agli investitori internazionali serve uno strumento facile per illustrare la città a chi non la conosce – ha detto ancora Appendino – ma non siamo fermi: il sito è uno strumento che stiamo costruendo per essere più bravi a presentare la città, ma ad esempio, relativamente al grattacielo Rai, stiamo lavorando con la società ed entro entro l’estate dovrebbe partire il bando per la riqualificazione dello spazio. Il sito è uno strumento aggiuntivo, che ci è stato più volte richiesto, che si affianca alle altre iniziative”, ha spiegato Appendino.
E quel “non siamo fermi” diventa un augurio per il futuro della città.
Un nuovo studentato da 300 posti
Sollecitati su quali siano in concreto i prossimi progetti, l’assessore Sacco e il direttore generale di Ream Sgr Oronzo Perrini hanno preannunciato il progetto di un nuovo studentato da 300 posti che sorgerà in centro e dovrebbe essere operativo per settembre del 2020: il luogo sarà reso noto a giorni, dopo la firma dell’atto notarile.
A Torino gli studenti universitari sono oltre 75mila, di cui il 22% provenienti da fuori Regione e in particolare 4mila 600 stranieri.