Conoscere le risorse utili per verificare le notizie sul web. Tenere occhi e orecchie sempre pronti alla ricezione, per indagare fonti, dati, autori e immagini dei prodotti che incontriamo nella realtà virtuale. Questo è il fact-checking.
Giunto alla sua terza edizione, il “fact-checking day” celebra l’iniziativa lanciata dal Poynter’s International Fact Checking e promossa dall’International Fact-checking Network. Il fine è far circolare le “best practice” per affrontare la disinformazione, sensibilizzando i cittadini sulle bufale e offrendo loro strumenti utili per contribuire a una corretta informazione. Una proposta in direzione, quindi, non solo di chi scrive, ma anche di chi legge. Particolare attenzione sarà rivolta alle nuove leve, alla loro educazione, per incentivarle ad una cultura del dubbio e della verifica.
Il Master in Giornalismo Giorgio Bocca, da sempre sensibile alla diffusione di una cultura di verifica dei fatti, accetta la sfida e insieme al DCPS – Dipartimento di culture, politiche e società – di UniTo partecipa con LaPresse all’evento, celebrato a livello internazionale il 2 aprile. Sarà così in prima linea tra i fact-checkers: lunedì 1 aprile l’intera redazione sarà impegnata in una full-immersion, in sinergia con 15 ricercatori del DCPS, per condurre un lavoro di analisi e ricerca dei dati su affermazioni legate all’attualità, da sottoporre a verifica. I risultati verranno pubblicati il giorno successivo sul sito di LaPresse, proprio in occasione del “fact-checking day”.
