L’Europa scommette sull’Università degli Studi di Torino per studiare le forme di organizzazione informale e sviluppare tecnologia avanzata per l’auto-organizzazione dei cittadini.
Verranno presentati oggi, 28 febbraio, alle 12 al Campus Luigi Einaudi i due progetti gE. Co Living Lab e Co3 che hanno ricevuto un finanziamento di quattro milioni di euro dall’Unione Europea attraverso il programma H2020 Europe in a Changing World: Inclusive, Innovative and Reflective Societies.
gE.CO Living Lab (Generative European Commons Living Lab), coordinato per il Dipartimento di Giurisprudenza dalla ricercatrice Alessandra Quarta, è la prima ricerca europea a mappare e studiare gli statuti organizzativi di gruppi formali e comunità informali.
UniTo sarà alla guida del progetto cui prenderanno parte anche altre università europee. Il progetto Co3 (Digital Disruptive Technologies to Co-create, Co-produce and Co-manage Open Public Services along with Citizens), invece – guidato dal Dipartimento di informatica, assieme ai Dipartimenti di Giurisprudenza ed ESOMAS – prevede l’utilizzo e lo sviluppo di tecnologia avanzata per favorire il coinvolgimento dei cittadini in tutte le fasi del servizio pubblico.