Una settimana di speranza, ma tutto dipende dalla volontà del Governo. La candidatura di Torino ad ospitare le Atp Finals di tennis dal 2021 al 2025 corre sul filo del rasoio. Scaduto il termine del 15 febbraio, la Federazione Italiana Tennis ha ottenuto una proroga fino a fine mese, ma al momento non arrivano i 78 milioni di euro chiesti al Governo per tenere il capoluogo piemontese in lizza con Londra, Manchester, Tokyo e Singapore.
Per il sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti il supporto pubblico non basta, occorrono sinergie con i territori. Il portavoce della sindaca Chiara Appendino, Mauro Gentile però ribatte: “La città si sta muovendo in squadra con le altre istituzioni e con il sostegno delle associazioni del territorio: questa è una grande occasione e siamo tutti d’accordo”.
Lo stesso Governo riconosce che l’organizzazione del torneo con i migliori otto tennisti al mondo sarebbe una vetrina per tutta Italia. A bloccare l’operazione, c’è un discorso più ampio sul finanziamento pubblico ai grandi eventi sportivi e un cortocircuito tra Roma e le amministrazioni locali. Le due anime della maggioranza, Lega e Movimento 5 Stelle, faticano a trovare un accordo anche per la candidatura di Milano e Cortina alle Olimpiadi Invernali 2026. Il M5S vuole che Lombardia e Veneto, governate dalla Lega, coprano interamente i costi, senza alcun esborso dello Stato. I leghisti ora negano con Giorgetti i fondi pubblici alla pentastellata Torino e ieri, 19 febbraio, il governatore del Veneto Zaia ha lanciato l’idea di un piano unico ATP Finals-Olimpiadi.
“Quali siano le ragioni che frenano l’Esecutivo è una domanda che va rivolta a Roma – dichiara Gentile – La sindaca ha sottolineato l’importanza di questo evento e continuerà a farlo nei prossimi giorni: vuole fare l’impossibile per raggiungere l’obiettivo, ma l’ultimo passo spetta al Governo”. Il rischio però è che i cocci restino in mano a Torino.