Pubblicata martedì 12 febbraio la tanto attesa analisi costi-benefici sulla linea Tav Torino-Lione. La commissione di esperti, coordinata da Marco Ponti, ha calcolato le perdite tra i sette e gli otto miliardi di euro. Fin da subito il testo ha provocato accese polemiche.
Alcune di queste sono state sollevate da Paolo Foietta, Commissario di governo sulla linea Torino-Lione.
Ieri, 14 febbraio, nell’ultimo giorno da Commissario, Foietta ha condotto una “Lettura critica della ACB” – l’analisi costi benefici-.
Lo ha fatto consegnando, durante una conferenza stampa al Centro Congressi di Torino, il quaderno numero 13 dell’Osservatorio sull’asse ferroviario Torino-Lione. Il rapporto è stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella giornata di oggi.
“Non si capisce di cosa parli” ha commentato Foietta a proposito dell’analisi giunta nei giorni scorsi, elencandone i difetti principali. Secondo il commissario il dossier avrebbe dovuto focalizzarsi solo sui costi relativi all’Italia, escludendo quelli riguardanti Francia e Unione Europea. Cosa che invece è stata fatta da Ponti e dai cinque esperti della commissione, che hanno aumentato del 12% il valore complessivo dell’opera; si tratterebbe di un’analisi costi benefici calcolata sulla tratta nazionale e sulla sezione trans-frontaliera, che vanno a comporre la linea che collega Torino e Saint-Jean-de-Maurienne.
“I dati a cui ha fatto riferimento la commissione – ha aggiunto Foietta – non sono aggiornati”, in quanto risalenti allo studio dell’Osservatorio del 2011. Il commissario ha parlato di analisi “omertosa”, poiché i valori cui fa riferimento sono incompleti, oppure difficili da verificare.
Foietta ha criticato la stessa metodologia con cui è stato redatto il dossier, definendola “metodologia Ponti”, sostituita del metodo targato Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti utilizzato finora. “È uno studio che, per come è stato costruito, non fa chiarezza.”
L’utilità dell’opera, secondo l’analisi costi benefici di Ponti, non supererebbe i 60 anni; dai dati forniti da Foietta si tratterebbe di una cifra assurda, considerando le stime di RFI, che parlano di 120 anni.
A proposito del contro dossier di Massimo Coppola, unico non firmatario dell’analisi di Ponti, Foietta dice di non averlo letto e di non conoscerne i contenuti. Riguardo all’Osservatorio sull’asse Torino-Lione, che ha un mandato diverso dal quello del suo Commissario di governo, Foietta dice che “Andrà avanti”.
Lo scontro Foietta Ponti sembra dunque non placarsi. Previsto intanto, per il 9 marzo, un incontro con parlamentari ed europarlamentari piemontesi schierati a favore della linea Tav.