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Il professor Salvadori: “La sinistra riparta dai suoi principi per contrastare il populismo”

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Arginare il populismo in una società che appare delusa e in cerca di difensori. Di fronte alle difficoltà dei partiti di sinistra nell’incontrare il consenso dei cittadini, lo storico Massimo Luigi Salvadori crede che occorra abbandonare la paura di ridare centralità a principi come cultura, competenza e partecipazione. Lo afferma nel suo ultimo libro, “Le ingannevoli sirene. La sinistra tra sovranismi, populismi e partiti liquidi”. “A mio parere, i principi che avevano reso grande la socialdemocrazia hanno perso di efficacia per le masse popolari – commenta il professor Salvadori – ma per avere una valida giustizia sociale e una tassazione equa credo che non ci sia alternativa”. La necessità, secondo Salvadori, è dare nuovamente una struttura forte ai partiti: “Non come fa ora il PD, che elegge i propri dirigenti aprendo ad elettori vaganti e senza puntare ad aumentare il numero dei propri tesserati”. Il passo ulteriore per lui è favorire un’innovazione culturale che riesca a ricompattare le fasce deboli della popolazione: “Sono sfide che un partito di sinistra deve sostenere. Se fallisse, a mio avviso, andremmo verso orizzonti molto scuri”.

Stasera, 12 febbraio alle 18, l’autore discute di questi temi al “Circolo dei lettori” di via Bogino con il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il filosofo Pier Paolo Portinaro e il professor Francesco Tuccari, ordinario di storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Torino.

LUCA PARENA

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