La ricerca degli oggetti di scena per la realizzazione dei set de Il miracolo, la nuova serie tv di Sky ideata e diretta da Niccolò Ammaniti, è stata particolarmente difficile. Non è un dettaglio che, insieme agli scenografi, lo scrittore di Branchie e Io e te abbia visitato quasi tutte le piscine romane e passato in rassegna decine e decine di Madonnine. L’aneddoto, che l’autore racconta al Salone del Libro di Torino, ha a che fare con il lavoro dello scrittore che diventa regista. Rivela lo scarto tra i meccanismi per giocare con l’immaginazione degli spettatori e dei lettori.
Amanniti voleva realizzare la scena della statuetta sacra, che piange litri e litri di sangue in una piscina svuotata, esattamente come si è concretizzata nella sua testa. “Da scrittore questi ambienti sono meravigliosi – spiega – li immaginavo con grandi vetrate che affacciano sul Raccordo Anulare”. Dopo una lunga ricerca il set ideale è stato trovato. Ma a Parma.
Il motivo per cui Ammaniti è arrivato a controllare ogni aspetto della messa in scena ha a che fare con una delle componenti fondamentali della televisione, e che la distingue dalla scrittura: “Sullo schermo devi mostrare ogni cosa”. Il confronto con il linguaggio visuale di un autore che nei suoi libri lavora sui dettagli, affidando all’immaginazione del lettore il compito di delineare il contesto generale, si è tradotto quindi in una costruzione minuziosa delle scenografie e in un controllo sulla realizzazione delle riprese. In altre parole (le sue), Ammaniti ha “riempito i vuoti” della scrittura, per fare in modo che gli spettatori vedessero esattamente ciò che lui ha immaginato.
“Quando mi è stato proposto di scrivere un episodio pilota ero alle prese con il romanzo Anna – racconta – ma non era un buon periodo: quindi ho deciso di prendermi una pausa dalla stesura del libro e dedicarmi a un’altra storia”. L’idea di Miracolo ad Ammaniti è piaciuta subito, tanto che non è riuscito ad abbandonarla lungo il processo di produzione: “Ho rifinito il copione con il contributo di altri sceneggiatori, quindi ho deciso di seguire il processo di realizzazione ancora un po’, scegliendo attori e location. Infine sono arrivato a dirigerlo”.
Ed è questo un aspetto importante di Miracolo, disponibile su Sky On Demand dall’8 maggio, che è allo stesso tempo un lavoro corale e individuale. Scenografi, sceneggiatori e il direttore della fotografia (“il tuo migliore amico sul set”) sono “la cosa più bella”, dice Ammaniti: “Con le loro competenze, completano la tua immaginazione. La collaborazione di tutti è stata la scoperta più grande del cinema”.