Arriva da Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia Regeni, la denuncia di cosa accade al Cairo: “Hanno arrestato l’avvocato e presidente di Ercf – ndr. associazione per i diritti umani in Egitto, che aiuta la famiglia Regeni – con la moglie e il figlio piccolo. Padre e figlio sono stati rilasciati per via della doppia cittadinanza, la moglie, Amal Fathy, è accusata di terrorismo internazionale. Siamo vicini alla verità e questa potrebbe essere una prova sospetta”.
Questa denuncia parte dal palco del Salone del Libro, dove, insieme a Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio, il Premio Morrione ha organizzato un incontro per chiedere, ancora e sempre, “Verità e giustizia per Giulio Regeni”. Accanto alla famiglia anche il giornalista di Repubblica Giuliano Foschini, Giuseppe Giulietti e Marino Sinibaldi, insomma gli Amici di Roberto Morrione che vogliono, in memoria dell’ex direttore Rai, tenere alta l’attenzione sull’omicidio di Giulio. In prima fila anche Luigi Manconi, della Commissione parlamentare diritti umani, che ha stretto in un abbraccio la famiglia. Un mix di giornalismo investigativo, voglia di verità e attenzione al mondo giovanile.
“Siamo molto inquieti per quanto accaduto – ha aggiunto la madre di Giulio – e io in quanto donna sono preoccupata per il trattamento che questa persona potrà subire. Sappiamo cosa può succedere a una donna”. Gli occhi ora sono puntati sulla ripresa della possibile collaborazione con l’Egitto in vista del 15 maggio.