“Le Molinette non ce la fanno più, periodicamente gli impianti elettrici e idraulici hanno problemi e i sottoscala si allagano. È come un’auto: dopo 600 mila chilometri va cambiata. Il Parco della Salute è un passo necessario per introdurre le nuove tecnologie mediche”. L’endorsement al grande progetto della sanità torinese arriva dal chirurgo e professore all’Università di Torino, Mauro Salizzoni, candidato alle prossime elezioni comunali di Ivrea con il Pd e tra i nomi caldi del Centrosinistra in vista delle regionali del 2019. Ne ha parlato oggi, venerdì 13 aprile, in Regione durante la presentazione delle attività della Fondazione Dot (Donazione organi e trapianti), da lui presieduta.
“Avendo lavorato alle Molinette per tanti anni, penso di poter collaborare e dare una mano alla realizzazione del progetto”, prosegue il medico di Ivrea. Salizzoni si è soffermato in particolare sulla polemica tra il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino e il neo-senatore Dem, Mauro Laus sulla sua possibile candidatura alla guida di piazza Castello. “Non mi aspettavo potesse nascere questa discussione sul mio nome – conclude Salizzoni – In ogni caso mi pare sia già stata superata: adesso preferisco pensare alle Comunali a Ivrea di giugno”.
Oggi il commissarrio Gian Paolo Zanetta incontrerà l’advisor Ernst & Young che ha vinto l’appalto per redigere il bando del progetto del Parco della Salute. “Dopo un momento di stasi in seguito al ricorso di uno dei concorrenti la marcia può riprendere – spiega Zanetta – Oggi firmeremo il contratto con l’advisor e daremo il mandato per preparare la documentazione da integrare a quella già esistente, per lo svolgiemnto della gara per il Parco della Salute di Torino e quello di Novara”. La gara dovrebbe partire entro l’autunno e l’affidamento dei lavori potrebbe arrivare entro fine 2018.
Il nuovo polo della sanità torinese da 27 mila metri quadrati e con un costo superiore ai 450 milioni di euro sorgerà nell’area ex Avio del Lingotto vicino al grattacielo della Regione. Avrà 1040 posti letto e ospiterà le attività oggi presenti in quattro ospedali: Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e Cto. Zanetta rassicura sulla diminuzione dei posti letto, che saranno utilizzati in maniera più efficente. “Nel 2024 contiamo di concludere i lavori – prosegue Zanetta – La scelta di costruire il Parco come sede dell’alta complessità libererà risorse per la post acuzie, uno dei grandi problemi della sanità internazionale”.