Il rapporto con la tecnologia, i social media, la politica e i lettori, l’inchiesta, lo storytelling, i dati e i libri d’autore. E poi ancora il paradosso della lotta alle fake news tra i temi principali della terza giornata del Festival internazionale di giornalismo di Perugia. Ecco il programma di venerdì 13 aprile, con gli eventi più interessanti da seguire per chi è nel capoluogo umbro, ma anche da casa, in streaming sul sito dell’Ijf.
MATTINA
Alle 9:30 al Teatro della Sapienza durante l’incontro intitolato “Facebook-Editori fine di una storia? E ora che si fa?” si parlerà del business delle notizie, interrogandosi sul perché sia cambiato il rapporto con il più grande social media del mondo. Interverranno, tra gli altri, il direttore de la Repubblica, Mario Calabresi e Aron Pilhofer, professore di innovazione giornalistica alla Temple University. Allo stesso orario nella Sala della Vaccara gli europarlamentari Pam Bartlett Quintanilla e Julia Reda spiegheranno come si può finanziare il giornalismo investigativo attraverso modelli di sostegno nel panel “La politica a sostegno del giornalismo di qualità“.
Alle 10:30 in Sala dei Notari si discuterà delle regolamentazioni riguardo al sistema dei media, spesso derivate da un’eccessivo pessimismo nell’analizzare i cambiamenti nel mondo tecnologico. “Panico da tecnologia: ma è davvero il nemico?” è la domanda a cui proveranno a rispondere diversi relatori, tra cui Madhav Chinnappa, direttore delle relazioni strategiche di Google, e Jeff Jarvis, direttore del Tow-Knight Center for Entrepreneurial Journalism alla City University di New York. Contemporaneamente nella Sala del Dottorato sarà sempre protagonista la tecnologia con software, strumenti, architetture e algoritmi, utili ad ampliare il pubblico delle testate. Nell’appuntamento chiamato “I contenuti? È una questione di tecnologia (… e di contenuti)” gli speaker proveranno a spiegare come sfruttare i software: tra loro Marco Pratellesi, condirettore di Agi, e Massimo Russo, managing director del gruppo GEDI.
Solo quindici minuti più tardi, alle 10:45, Lirio Abbate, vicedirettore de L’Espresso, spiegherà insieme a Mario Calabresi come affrontare “I tempi lunghi del giornalismo d’inchiesta“. A chiudere la mattinata, alle 12 in Sala dei Notari il dialogo tra Mathew Ingram, capo del digitale della Columbia Journalism Review, e Jay Rosen, professore della scuola di giornalismo della New York University, dal titolo “Fare giornalismo è conquistare la fiducia dei lettori“.
POMERIGGIO
Il pomeriggio del Festival si apre con un altro dialogo chiamato”Fake news: stiamo solo peggiorando le cose” tra Anna Masera, Public Editor de La Stampa e direttrice del Master in giornalismo di Torino, e Shane Greenup, fondatore di Rbutr e creatore di The Socratic Web. Quest’ultimo farà notare che tutte le soluzioni popolari perseguite sono, nel migliore dei casi, dei rattoppi o, nel peggiore dei casi, incredibilmente controproducenti e pericolose per la società. Ma facendo un collage con gli aspetti migliori di ciascun approccio forse è possibile vincere la sfida di formare una società più attenta alle notizie false.
“Storyfacting: dal brand journalism allo storytelling per le aziende” è il tema del secondo panel moderato da Daniele Chieffi, responsabile digital communication & project development di Agi, alle 15:15 nella Sala Raffaello dell’Hotel Brufani: speaker d’eccezione Joe Lazauskas, responsabile della Content Strategy di Contently, che spiegherà come ridurre le distanze tra storytelling e giornalismo. Con lui sul palco Carlotta Ventura, direttore Centrale Brand Strategy e Comunicazione di Ferrovie dello Stato Italiane, Mafe De Baggis, consulente di comunicazione freelance, e Luca De Biase de Il Sole 24 Ore.
Al Centro Servizi G. Alessi ci sarà un’ora dedicata al datajournalism, dalle 16:30, con l’incontro “Come i dati influenzano le storie che raccontiamo“. Come poter interagire al meglio con loro? Proveranno a dare la soluzione al quesito diversi giornalisti internazionali, tra cui Sam Leon del Global Witness e Caelainn Barr del Guardian, aiutati da Simon Rogers, data editor del News Lab di Google.
SERA
La sera perugina vedrà protagonisti i libri di Alessandro Di Battista, Pierluigi Pardo e Marco Travaglio. I primi due si succederanno alla Sala dei Notari (alle 18 l’ex deputato del Movimento 5 Stelle e alle 19:30 il telecronista sportivo e conduttore di Tiki Taka), il terzo sarà il padrone di casa al Teatro Morlacchi alle 21:00.
Di Battista dialogherà con Alessio Viola di Sky Tg24 presentando “Meglio liberi. Lettera a mio figlio sul coraggio di cambiare“. Al centro dell’incontro le decisioni cruciali degli ultimi mesi: la rinuncia a candidarsi alle ultime elezioni politiche e l’annuncio della partenza per l’America con la famiglia, per realizzare reportage.
Pardo, accompagnato da Tommaso Labate de Il Corriere della Sera, farà immergere il pubblico nelle vicende di Giulio, il protagonista de “Lo stretto necessario“, ambientate nel 2006 durante il Mondiale di Germania, con una riflessione amara sulla mancata qualificazione degli azzurri a Russia 2018.
Infine, lo show del direttore de Il Fatto Quotidiano che racconterà le ragioni che lo hanno portato a scrivere “B. come basta!“, il nono libro incentrato sulla figura di Silvio Berlusconi.