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Trasferimento Oftalmico, Saitta: “Più attività per i cittadini”. Le opposizioni: “Pasticcio politico”

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Questa mattina, martedì 28 novembre, si è svolta a palazzo Lascaris una sessione straordinaria del consiglio regionale dedicata interamente all’ospedale oftalmico di via Juvarra per discutere del trasferimento della struttura in via Cherasco.

Molti cittadini si sono presentati in via Alfieri per esprimere tutto il loro dissenso per la riorganizzazione della rete oculistica torinese. “Chiamparino, Fassino e l’assessore Saitta non ascoltano i cittadini, ma la guerra la vinceremo noi”, ha detto il presidente del Comitato Salviamo l’ospedale oftalmico,  Pierpaolo Perruquet.

Ecco le dichiarazioni raccolte durante la sessione:

Antonio Saitta, assessore regionale alla Sanità: “Riteniamo che per l’attività oculistica sia necessaria una collocazione in ospedali importanti, per garantire più sicurezza per i pazienti. Abbiamo immaginato un riutilizzo della struttura dell’Oftalmico e firmato un accordo a Roma con il Ministero: se ora dovessimo fare marcia indietro rischiamo di tornare nel piano di rientro dal debito. La rete coinvolgerà anche l’ospedale Maria Vittoria – prosegue Saitta – Il trasferimento ha un costo, ma in termini di saldo aumentano le attività. Per limitare i disagi abbiamo pensato a un piano che prevede il trasloco in tre fasi”.

“L’assessore Saitta è bravo a far sembrare un potenziamento della rete cittadina quello che in realtà è un vero disastro per la sanità piemontese – ribatte il consigliere 5 Stelle Davide Bono – L’intenzione è quella di chiudere un ospedale in attivo e trasferirlo alla Città della Salute, un’azienda da tempo in passivo? Tutto ciò andrebbe spiegato al governo e alla ministra Lorenzin. Aggiungere un servizio di oftalmologia al San Giovanni Bosco o alle Molinette non è sbagliato, ma quella struttura deve essere mantenuta. Se si fa un errore politico, bisogna avere il coraggio di ammetterlo e fare un passo indietro”, conclude Bono.

La vicepresidente del consiglio regionale, Daniela Ruffino, dà alcuni dati per sottolineare la sua contrarietà allo spostamento: “L’Oftalmio è un’eccellenza della sanità piemontese con 53 mila passaggi in pronto soccorso nell’ultimo anno e un tempo d’attesa medio di 44 minuti – afferma la consigliera di Forza Italia – Difficile che questa tempistica possa essere mantenuta in altre strutture. Non si possono adottare mere logiche aziendali quando al centro c’è la salute dei cittadini. Inoltre – prosegue Ruffino – emergono divisioni anche all’interno della maggioranza, che sembra in confusione sul tema. Quello dell’oftalmico è un pasticcio politico dell’assessore Saitta. Vogliamo che questo spezzatino venga bloccato per poi organizzare un tavolo di lavoro, coinvolgendo tutte le parti in causa”.

Nel corso del Consiglio le opposizioni hanno presentato tre ordini del giorno, chiedendo il blocco del trasferimento o la discussione della bozza in consiglio regionale. “Avrà mica paura della sua maggiornaza?”, ha chiesto in tono ironico Bono all’assessore Saitta. I tre ordini del giorno sono stati tutti respinti, mentre è passato quello firmato da Paolo Allemano, Davide Gariglio e altri esponenti del Pd a sostegno del trasloco dell’Oftalmico in tre tempi.

 

FEDERICO PARODI