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Effetto strisce blu, i parcheggi attorno al Campus restano vuoti

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Dal 2 ottobre la zona blu dei parcheggi a pagamento in città è stata estesa a diverse aree: tra queste anche le vie che circondano il Campus Luigi Einaudi, la zona non a pagamento più vicina alle sedi universitarie centrali. Da quel giorno l’area tra corso Farini, Lungodora Siena, via Pallavicino è deserta: la fila di strisce blu è vuota, si vede solo qualche auto parcheggiata qua e là. Le strisce blu coprono, da ottobre, 2100 posti nella zona a fronte di circa 3600 residenti.

Qui il costo è 1 euro all’ora ma nell’area attorno alle strutture ospedaliere, delimitata da corso Regina Margherita, via Fontanesi e corso Tortona, è istituito un orario di pagamento ridotto dalle 8 alle 18.30. Il biglietto giornaliero (dalle 8 alle 19.30) costa 7 euro. Il settimanale ne costa 19. Gli ausiliari del traffico spiegano che questo tipo di convenzione va attivata nei tabacchini abilitati della zona, oppure sul sito di Gtt.

Parcheggi vuoti in via Pallavicino

Carlotta Giorgio, studentessa di giurisprudenza che abita a Mirafiori, è ferma con la sua auto in via Bettino Ricasoli: “Devo venire qui in auto ma è assurdo che uno studente paghi il parcheggio. Spesso la lascio fuori dalle strisce, anche se è tutto vuoto, così è più difficile prendere la multa”. Non è l’unica: considerato che gli ausiliari Gtt non possono sanzionare chi sosta fuori dalle strisce, anche se in divieto, ci sono auto ovunque: sul marciapiede, nelle aree verdi, agli incroci. Ma non dentro ai parcheggi delimitati dalle strisce blu.

Auto parcheggiate ovunque sul Lungodora

Poco più in là Genny De Fazio, mamma e lavoratrice, dice: “Pago il parcheggio perché un giorno che sono uscita in ritardo ho preso la multa. Penso che passino tutti i giorni. Ma è difficile, per chi lavora l’auto è necessaria e pagare è un costo”.

Accanto a lei, su Lungodora Siena, Alessio, studente di Storia, racconta: “Io cerco di non prendere l’auto ma non penso sia giusto pagare. In corso Tortona sono anche arrivati i parcheggiatori abusivi”. In questa zona, intorno al Cimitero Monumentale, le strisce sono ancora bianche. Nel piazzale antistante l’ingresso la quantità di auto è esagerata: incastrate una con l’altra non lasciano spazio neanche per il passaggio di un carro funebre. Francesca Giacometti, che studia Formazione Primaria, ha appena parcheggiato qui. Come mai non paga il parcheggio? “Non ci penso proprio, cerco di trovare un posto gratuito – dice la ragazza -. Ma ormai trovare un parcheggio libero è un incubo, ci vuole troppo tempo. Oggi sono stata fortunata, l’altro giorno ero più lontana, ma non posso farci niente: finisco il tirocinio in Barriera di Milano ed entro mezz’ora devo essere qui. Senz’auto non arrivo in tempo a lezione”.

Auto parcheggiate davanti al Cimitero Monumentale
CAMILLA CUPELLI

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