Ieri sera le acque della fontana del Fiume Po in piazza CLN sono diventate arancioni, colore simbolo della lotta per la difesa dei diritti delle donne. E rimarranno così per sedici giorni, grazie agli sforzi del Club Zonta Torino, del Comune e della Smat che si è occupata delle luci. Quella di colorare la fontana è una delle iniziative comunali per la campagna #25novembreognigiorno, per smascherare la violenza di genere che spesso viene nascosta sotto altri nomi.
Lo Zonta Club è un’associazione internazionale apartitica e non settaria che si occupa della promozione della condizione femminile, e che a Torino ha proposto una serie di iniziative che dureranno fino ai primi di dicembre: tra questi il minuto di silenzio nelle carceri di Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta per le vittime di violenza di genere il 25 novembre e poi lo stesso minuto di silenzio anche prima della partita di rugby del 2 dicembre prossimo in carcere con la squadra della Drola.
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Iniziative del genere servono, come dimostrano gli ultimi dati Istat che tracciano un quadro impietoso. Quasi 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni hanno subito in vita almeno una forma di violenza sessuale o fisica: Il 51,4% delle donne separate o divorziate, il 42,5% delle laureate, il 35,9% delle donne tra i 25 e i 34 anni. Preoccupante è anche il fenomeno dello stalking, che ha toccato le vite del 16,1% delle donne italiane, la maggior parte con l’ex partner come aguzzino e soprattutto con insistenti tentativi di parlare o di incontrarsi. Di questo 16,1%, il 5,2% degli ex partner ha divulgato su internet foto private o commenti violenti e denigratori.