L’innovazione sanitaria in Piemonte apre il ciclo di conferenze #UniToperTorino, approdando sul tavolo dell’incontro “Salute e sanità per i cittadini, biomedicina e biotecnologia per lo sviluppo”. Un confronto sulle opportunità future nel settore e sulle strutture territoriali che, in alcuni campi, sono all’avanguardia rispetto all’Italia e all’Europa. Come nei trapianti, per i quali il Piemonte è un’eccellenza. Ben 273 di organi e 831 di tessuti nei primi 9 mesi del 2017, oltre a primati e interventi da record come, a Torino, i 3.000 trapianti di fegato in 27 anni eseguiti dal reparto del centro dell’ospedale Molinette diretto da Mauro Salizzoni, docente di chirurgia alla Scuola di medicina dell’università di Torino. E sempre alla Città della Salute e della Scienza, a inizio ottobre, la maratona chirurgica che ha permesso di salvare nove persone, tra cui un bambino, grazie agli organi di una sola donna.
Non solo qualità e quantità degli interventi, la Regione è all’avanguardia anche per l’adesione dei municipi all’iniziativa “Una scelta in comune”. Di 1.206 comuni piemontesi, sono 227 le amministrazioni, per un bacino 2.801.781 cittadini, che permettono di dichiarare direttamente agli uffici anagrafici, la volontà di donare.
Altri 70 sono prossimi a fornire il servizio, rispetto ai 428 in corso di attivazione. Nel complesso, sono 1290 gli operatori formati, 47 gli incontri tenuti con gli ufficiali di anagrafe e 70 con la popolazione. Al momento, si contano 54.786 dichiarazioni totali registrate tramite gli uffici anagrafi, di cui l’88,4% favorevoli alla donazione.
Più donatori, di fatto, significa anche la ripresa delle attività di trapianto: l’anno scorso a novembre erano stati eseguiti 340 interventi, rispetto ai 298 di tutto il 2015 (circa il 25%). Nel 2017, il numero dei 273 trapianti eseguiti sembra essere destinato ad aumentare: al 31 marzo i pazienti in lista di attesa nei centri trapianto piemontesi erano 611. Per quanto riguarda le cornee, i trapianti, su scala regionale, sono stati 432 e si prevede che a fine anno supereranno le 1.100 unità (872 nel 2015 e 1086 nel 2016).
Ma il Piemonte non è sempre stato da record: il posto tra le regioni capofila in Italia per donazioni e trapianti, lo ha riconquistato nel 2016, dopo il forte incremento delle donazioni nel 2015 con valori molto al di sopra della media nazionale. Lo dicono i dati: nel primo trimestre del 2017, infatti, i donatori piemontesi sono 39,4 per milioni di popolazione contro il 26,5 della media nazionale mentre nel 2016 erano 28,7 e nel primo semestre del 2015 non superavano i 24 donatori per milioni di popolazione.