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Dal Monferrato a Oropa, il cicloturismo sulle strade del Giro

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Trecentoventi chilometri, otto punti tappa, da Acqui Terme al santuario di Oropa in sella a una bicicletta. È il percorso cicloturistico, presentato in Regione, che apre a tutti gli appassionati dei pedali le strade che, appena un mese fa, erano cavalcate dai professionisti del Giro d’Italia. “Coroniamo così il lavoro fatto per organizzare la tappa – spiega Giovanni Maria Ferraris, assessore regionale allo Sport -, i territori hanno capito che era il momento per puntare sul turismo a due ruote”.

Dal Monferrato a Biella, passando anche per Castellania, il paese natale di Fausto Coppi, ma l’intero percorso è adatto a tutti: ci sono strade più impegnative, adatte a chi vuole sentirsi un po’ professionista, e altre che invece accarezzano i castelli e le zone più turistiche, in cui fermarsi ad ammirare le bellezze del territorio. “Tutte le strade sono messe in sicurezza, i ciclisti potranno pedalare serenamente”, garantisce Ferraris.
L’itinerario, inoltre, incrocia VenTo, il progetto ciclabile che unisce Torino a Venezia lungo il Po, e la via Francigena, il percorso di pellegrinaggio che unisce Canterbury a Roma e che, solo in Piemonte, è lungo 650 chilometri.

MARCO GRITTI

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