“Il Qatar supporta gruppi terroristici che mirano a destabilizzare la regione”. Con questa motivazione, Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Egitto e Yemen hanno interrotto stamattina le relazioni diplomatiche e consolari con il piccolo Stato che affaccia nel golfo persico, dando 48 ore di tempo ai diplomatici qatarini per lasciare le loro sedi. Inoltre, come riferito dall’emittente Al Arabya, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Bahrein hanno annunciato l’espulsione di tutti i cittadini del Qatar entro 14 giorni. Una vicenda che acuisce i già difficili rapporti tra le potenze mediorientali. Il blocco sunnita vede con sospetto il legame tra Qatar e Iran, accusato dal presidente Donald Trump di essere “il più grande finanziatore del terrorismo jihadista”. Oltre ai rapporti diplomatici sono stati interrotti anche i collegamenti via mare e via aria. Le compagnie di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, Etihad ed Emirates, hanno annunciato la sospensione dei voli da e per il Qatar. A rischio anche i mondiali di calcio del 2022, evento per il quale il Paese del golfo avrebbe previsto una spesa vicina ai 200 miliardi di dollari. Un isolamento totale che vede la penisola qatarina esclusa anche dalla coalizione che sta intervenendo militarmente nello Yemen, il che ha destato non poche preoccupazioni dalle parti di Washington. L’esercito a stelle e strisce infatti, proprio in Qatar ha una base militare, avamposto fondamentale per la lotta al terrorismo islamico. Non è un caso dunque che Rex Tillerson, Segretario di Stato americano attualmente in visita a Sidney, abbia incoraggiato i Paesi coinvolti nella vicenda a “sedersi assieme e ricomporre le rispettive differenze”. Secche le reazioni dei diretti interessati: “Misure ingiustificate che si basano su accuse prive di fondamento – ha dichiarato ad Al Jazeera il ministro degli esteri di Doha -. Il Qatar è stato oggetto di una campagna fatta di bugie fabbricate ad arte, che rivelano un piano oscuro teso a minare le fondamenta del nostro Stato”.