Prima dell’avvento di radio e tv, le notizie si leggevano sui quotidiani, una volta al giorno. Prima dell’avvento di internet, i canali h24 e i gr hanno esteso l’approvvigionamento di news nell’arco dell’intera giornata. Poi il cortocircuito: internet raggiungibile sempre e ovunque. Da quel momento lettori, ascoltatori e spettatori sono diventati tutt’uno con la notizia e i suoi fabbricatori: l’informazione diventa rete globale. Online. Così gli editori hanno cominciato a creare sempre più contenitori e meno contenuti. Sono gli utenti, sul web, a fare le notizie. Su questo principio si basa la fortuna dei social network. Ai costi di carta, radio e tv, oggi si preferisce puntare sull’interazione con l’utente online, gratis e “world wide”. L’informazione sta diventando sempre più dibattito. Un forum. Non si tratta solo di commentare un post. Si tratta di accettare la fine della completezza, della chiusura di un giornale. È l’era della notizia plastica, costantemente aggiornata, mossa, condivisa, commentata e arricchita dalla multimedialità.
FELICE FLORIO
(Scuola Walter Tobagi)