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I libri di Nico Orengo donati all’Università di Torino

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La famiglia Orengo ha deciso di donare all’Università di Torino quasi 7.000 volumi appartenuti allo scrittore e giornalista Nicola, per tutti Nico. Si tratta dei libri da lui letti e scritti, i suoi manoscritti, alcuni documenti della Stampa e altri testi. I materiali andranno a costituire il Fondo Orengo del Centro studi “Guido Gozzano – Cesare Pavese” e saranno a disposizione di tutti coloro che fossero interessati da un lato alla produzione dell’autore o ai testi che hanno formato la sua visione e il suo stile dall’altro.

Il 30 maggio sono otto anni che è scomparso Nico Orengo e gli amici e colleghi oggi presenti alla donazione hanno cercato parole diverse per descrivere situazioni simili, che raccontano di un uomo appassionato: un “eclettico e innamorato della vita”, ha detto di lui l’artista Ugo Nespolo, “che accoglieva gli ospiti nel suo studio disordinato nascosto dietro un muro di libri”. “Una stanza ingombra di testi scelti con bussole particolari”, ricorda Bruno Quaranta, e un tentativo di difesa, secondo la moglie Chiara Simonetti. La quale racconta anche della frase attaccata da Nico sul frigo: “Datti una regola e la regola ti salverà”.

Un acquerello del taccuino di Nico Orengo

Un uomo ordinato nel suo disordine, la cui biblioteca appare però al momento un giardino incolto da sistemare con cura. A organizzare i volumi sarà la direttrice del Centro studi Mariarosa Masoero, che li sta anche andando a recuperare a casa Orengo, un viaggio alla volta con la sua Fiat Qubo. È lei infatti ad aprire, chiudere e gestire da sola il centro. Negli anni passati alcuni tirocinanti l’hanno aiutata e la speranza è di poter assumere un archivista per il lavoro di catalogazione del Fondo in allestimento.

Un patrimonio prezioso e aperto a tutti è il desiderio della vedova di Orengo, per farlo però occorre prenotarsi per mail e concordare un momento con la professoressa Masoero. I materiali più importanti saranno poi digitalizzati, l’incarico verrà affidato a una ditta esterna. “La più economica” specifica Masoero, che prevede di riuscire a completare il lavoro in un anno. Nel frattempo porzioni del fondo saranno progressivamente accessibili, affinché chiunque ami la lettura possa cercarvi un testo che risponda ai suoi gusti.

La produzione di Nico Orengo da sola spazia dai romanzi alle recensioni, ai libri per bambini. Mai noioso, grande amico di Italo Calvino con cui aveva lavorato per anni all’ufficio stampa della casa editrice Einaudi, condivideva con lui la capacità di essere leggero e mai superficiale. “Mai come ora l’Italia ha dato prova di ignorare la filologia quando ne avrebbe invece tanto bisogno” ha constatato il critico letterario Ernesto Ferrero. Un piccolo tentativo di riportarla in luce può essere dato dalla biblioteca di quest’autore che, come ha detto Bruno Quaranta, “ha interpretato la vita come una seria filastrocca”.

CORINNA MORI

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