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I giovani piemontesi riscoprono l’amore per l’agricoltura

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Astronauta, calciatore? No, agricoltore. In Italia i giovani che si affacciano sul mondo del lavoro stanno riscoprendo i campi, grazie agli incentivi delle istituzioni e la predisposizione di fondi ad hoc. Un fattore in crescita che dà al nostro paese il primato in Europa. Secondo i dati raccolti dalla Coldiretti/Ixè sono infatti 50.543 le imprese italiane attualmente condotte da under 35. Un ritorno alla terra che tuttavia si trova a dover fare i conti con diverse problematiche: dalla lentezza burocratica alla difficoltà nel trovare terreni disponibili a prezzi contenuti. «Lo scoglio più grande per le piccole e medie imprese è la troppa burocrazia» racconta Anna Laiolo, 32 anni, da dieci anni impiegata nell’azienda vinicola del marito. «Dovremmo assumere una persona che se ne occupi a tempo pieno, ma non abbiamo risorse a sufficienza».

Grafico di Armando Torro

 

Il ricambio generazionale nel settore primario è anche uno degli obiettivi della Regione Piemonte che, attraverso le misure previste nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020, ha consentito l’ingresso di nuovi giovani nelle campagne. Il settore agricolo piemontese è infatti caratterizzato da un’ età media elevata e gli incentivi messi in campo risultano necessari per invertire questa tendenza. In Piemonte attualmente ad appartenere alla fascia degli under 35 è il 6.6% dei conduttori di aziende agricole. Il confronto dei dati degli ultimi anni dà un segnale incoraggiante con numeri in aumento. Nel 2016, i titolari di aziende in età compresa tra i 25 e i 40 anni erano 5563 uomini e 1488 donne, complessivamente superiori di 184 unità rispetto all’anno precedente. Un incremento registrato anche dalla Coldiretti, la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, che ha visto aumentare del 20,5% le adesioni da parte di imprese giovanili.

Grafico di Armando Torro

Gli studi condotti a livello regionale dimostrano come la presenza di giovani nel settore agricolo sia positiva sotto diversi aspetti. Le aziende guidate da under 35 risultano infatti più propense alla diversificazione, agli investimenti e più reattive alle politiche. Il grado di istruzione elevato dei giovani permette inoltre importanti progressi nel campo dell’innovazione e della sperimentazione tecnologica con un potenziale beneficio per tutta la produzione.

Le storie degli under 35 che hanno scelto l’agricoltura in Piemonte

http://futura.news/2017/05/10/maramao-coltivare-l-integrazione/

http://futura.news/2017/05/10/giovani-piemontesi-agricoltura/

http://futura.news/2017/05/10/zafferano-piemonte/

RAFFAELE ANGIUS
LUCREZIA CLEMENTE

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