La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

La mobilità sostenibile passa da Torino con l’Escp Europe

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“Torino è molto avanti in tema di mobilità smart, ma vogliamo migliorare. Per questo, con la Compagnia San Paolo stiamo pensando al primo progetto di città smart che comprenderà anche l’utilizzo di sensori del rumore per veicolare la mobilità. Ad esempio se c’è un blocco rumoroso si possono valutare policy ad hoc. Ma non posso dirvi di più”. Se l’è lasciato scappare l’assessora all’Innovazione del Comune di Torino Paola Pisano in occasione del passaggio a Torino dell’Escp Europe Vehicle Road Trip, un tour a bordo delle Tesla di ultima generazione promosso dalla Business School Espc Europe e Global Evrt. Partito il 25 aprile, fino al 10 maggio il tour percorrerà in totale 6.500 chilometri, coinvolgerà cinque campus della Business School per sensibilizzare sull’utilità di promuovere l’innovazione, e toccherà 10 Paesi e 12 grandi città.

Tra cui anche Torino dove la sensibilizzazione è passata anche attraverso un momento di confronto che ha visto sedere allo stesso tavolo l’assessore Pisano, la scuola, Google Italia e le aziende PonyZero ed Engie, moderati dalla giornalista Barbara D’Amico.

“La nostra scuola è molto attenta alla sostenibilità in generale e la mobilità sostenibile, si pensi solo a quante saranno le nuove figure professionali che nasceranno – ha spiegato Francesco Profumo, presidente ESCP Europe Torino campus -. Nella nostra formazione tra gli elementi centrali ci sono i dati e la necessità di capirli per gestire i modelli di traffico per la città. E Torino oggi, diventa tra i poli centrali di accelerazione dell’innovazione molto vicina alla vita di tutti noi”.

I dati mondiali, infatti, sono positivi, tanto che si prevede che nei prossimi dieci anni il market share in Europa delle auto ibride ed elettriche sarà del 20-25%. Ma è anche vero che bisogna farsi trovare pronti, soprattutto logisticamente. Che senso avrebbe possedere una vettura elettrica senza poterla ricaricare. “Attraverso il tour europeo promuoviamo una modalità di viaggio su strada differente e innovativa che, tramite conferenze, porta la conoscenza di nuove tecnologie per far in modo che le persone possano fare la giusta scelta in tema di mobilità, energia e sostenibilità. La mission di EVRT è quella di divulgare nuove tecnologie in modo funzionale e divertente per passare ad futuro più pulito. Le piattaforme sono utili ma devono anche essere accessibili – ha precisato Ben Pullen Managing Director Global EVRT-Accelerating E-Mobility Adoption through Excitement – qui in centro a Torino non mancano le centraline ma sono difficilmente utlizzabili”.

“L’evento rispecchia l’indirizzo intrapreso dall’amministrazione sul tema – ha ribadito l’assessora – che passa attraverso 4 pilastri: collaborazione trasversale con enti quali università, fondazioni e enti privati; creazione di infrastrutture tecnologiche proprie della città come le centraline e i punti di ricarica per i quali la Regione ha investito 2 milioni di euro (entro il 2018 si prevedono 150 punti di ricarica in ambito urbano, 35 punti di ricarica veloce presso stazioni di rifornimento stradali e 35 punti di ricarica veloce presso poli attrattori di traffico, nda); analisi della mobilità supportando modelli di business che diminuiscono l’impatto con l’ambiente, come la sharing economy e infine la formazione dei dipendenti grazie alla cooperazione con gli istituti culturali della città. Tutto questo con l’obiettivo di creare un framework che supporti progetti innovativi». Di innovazione, però, Torino ne è già piena: da progetti dal calibro di Ponyzero, startup che si occupa di trasporti a emissioni zero che in pochi anni ha raggiunto 120 dipendenti e spera di chiudere il 2017 con 8 milioni di ricavi – come ha accennato Dario Montagnese Managing Director Pony Zero – o Engie, “Vogliamo essere advisor delle aziende, il nostro è un approccio unico, Business To territory, poiché riscontriamo nelle città e nelle autorità locali uno sforzo verso la sostenibilità. In quest’ottica la recente acquisizione di EV-Box, una partnership che permetterà di combinare la leadership di settore di EV-Box, con oltre 48 mila stazioni di ricarica in servizio, e la presenza capillare del nostro operatore di servizi energetici in oltre 70 paesi nel mondo”, precisa Giovanni Ravina Executive Business Developer at Key Program Green Mobility.

“Ovviamente non mancano le difficoltà a mettere insieme tanti partner, riuscire a gestire dati e tecnologie e trovare soluzioni innovative – fa eco Pisano -: essere smart non è una formula ma noi stiamo lavorando molto sulle sfumature dei servizi, come lo sharing. L’obiettivo è la parità dei veicoli elettrici entro il 2025, vogliamo innalzare le infrastrutture tecnologiche grazie alle competenze sul territorio: stiamo facendo molto massa. Anche se Torino già di per se in materia di mobilità è molto smart, lo dimostrano i pochi intoppi nel traffico. E poi essere pubblici non ci vieta di sviluppare idee innovative con le aziende private come Google stesso».“Alle aziende è richiesta una particolare attenzione – ha precisato Angelo Liverani, Head of Automotive & Transportation di Google Italia -, perché per la prima volta si rivolgono a un pubblico molto evoluto ed esigente, abituato all’uso di strumenti digitali a portata di mano, a cui chiedono spesso risposte quasi immediate. Siamo all’inizio di questo viaggio ed è importante saper cogliere fin da subito le opportunità di una simile trasformazione”.

A chiudere la conferenza una prova su strada delle vetture Renault Zoe e Model S della Tesla Motors, perché la sostenibilità viaggia attraverso la mobilità. E toccherà a breve l’impianto di produzione di vetture elettriche Rimac a Zagabria, il centro BMW d’Innovazione e Design di Berlino, lo stabilimento di Tesla a Tilburg in Olanda, per terminare infine la corsa a Parigi.

CRISTINA PALAZZO

I relatori
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