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La sinistra vince le elezioni universitarie, ma vota meno di uno studente su dieci

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di David Trangoni ed Emanuele Granelli

 

Trionfo annunciato per Studenti Indipendenti alle elezioni universitarie. Si votava per il rinnovo del Senato accademico, degli organi di controllo e per i consigli di dipartimento, di corso di studi e delle scuole.
Il movimento di sinistra ha dominato la tornata elettorale con il 57% dei voti, prendendo cinque seggi su sei in Senato e due posti su due in consiglio di amministrazione. Larga vittoria anche nella maggior parte dei consigli degli organi periferici.

Secondo Alessandro Zianni, portavoce di Si, “non era una vittoria scontata e lo testimonia il fatto che Obiettivo studenti abbia preso un posto in Senato. Viene premiato il lavoro di rappresentanza fatto negli anni, a tutti i livelli. Ora bisogna partire dalle tasse, il vero nodo della vita universitaria, e dai problemi degli studenti”.

Un senatore è appunto andato a Obiettivo studenti, di area moderata, mentre Fuan e Run sono usciti malamente dalle urne. Gli universitari di destra a caldo non avevano voluto commentare, ma in mattinata hanno fatto sapere, con un comunicato del portavoce Edoardo Cigolini, che sono soddisfatti del risultato e che il Fuan “conferma i buoni risultati in molti dipartimenti e torna a Palazzo Nuovo, dagli anni ’70 roccaforte della sinistra radicale”.

Il vero vincitore è stato ancora una volta l’astensionismo: affluenza inferiore al 10% tranne rare eccezioni. Qualche problema nelle operazioni di voto, causato da numero e dimensioni dei seggi, piuttosto scarsi.
Bisognerà attendere martedì prossimo per avere l’ufficialità dell’esito, dal momento che le liste hanno ora tre giorni per presentare ricorso.

Articolo in aggiornamento

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