La primavera è iniziata ufficialmente alle 11:29 di questa mattina. In questa giornata, chiamata appunto equinozio di primavera, le ore di luce e di buio saranno uguali. Anche se convenzionalmente si dice che “la bella stagione” inizi il 21 marzo, così come l’autunno il 21 settembre, l’estate il 21 giugno e l’inverno il 23 dicembre, le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dal moto di rivoluzione della Terra. L’equinozio quest’anno cade proprio il 20 marzo, e rimarrà in questa data almeno fino al 2020.
La differenza tra la data convenzionale e quella effettiva è dovuta al calendario gregoriano usato in gran parte del mondo, ma che non rappresenta esattamente l’anno siderale, cioè il periodo orbitale della Terra intorno al Sole, che è pari a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi che viene “corretto” ogni quattro anni con l’aggiunta di un nuovo giorno nell’anno bisestile.
L’equinozio, comunque, corrisponde al preciso momento in cui il piano dell’equatore celeste (la proiezione dell’equatore sulla sfera celeste) e quello dell’eclittica (il percorso apparente del sole nel cielo) si intersecano ed è avvenuto oggi alle 11:29 italiane. In quel momento un osservatore posto all’equatore ha potuto vedere il Sole apparire perfettamente allo zenit (e la durata del dì in quel luogo sarà pari a quella della notte: 12 ore esatte).
Il terminatore o zona crepuscolare, la linea immaginaria che divide la zona d’ombra da quella illuminata del nostro pianeta, collegherà esattamente i due poli terrestri e apparirà verticale. Da qui a settembre, si inclinerà progressivamente regalando luce e calore solare all’emisfero settentrionale (il nostro) a scapito di quello meridionale: per noi, vorrà dire l’inizio della bella stagione, il susseguirsi di primavera ed estate
