L’Università di Torino continua ad allargarsi. Dopo la ripartenza dei lavori per il Campus Aldo Moro in via Verdi, questa mattina il Rettore
Gianmaria Ajani insieme con il Presidente della Regione, Sergio Chiamparino e il sindaco di Grugliasco, Roberto Montà, ha firmato l’accordo per la realizzazione del nuovo Polo Scientifico Universitario di Grugliasco.
Così da via Pietro Giuria i Dipartimenti di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali andranno ad affiancare quelli di Agraria e Medicina Veterinaria di largo Braccini per articolare un nuovo campus universitario sul modello inglese.
Il progetto prevede una sintesi tra le attività prettamente universitarie di didattica e ricerca e l’ampliamento delle infrastrutture e i servizi collegati, come la creazione delle nuove fermate delle linee ferroviarie Fm1, Fm3 e Fm5 e della passerella che collegherà la stazione all’ingresso del campus. “Sono molto contento per aver ripreso un progetto iniziato nel 2001 e che ora punta al futuro, a diventare un luogo attrattivo per gli investimenti delle imprese sul territorio” ha dichiarato il rettore Ajani. Mentre il sindaco Montà ha sottolineato il fatto che nell’area individuata dall’Università di Torino per realizzare il Polo una volta c’era un campo di concentramento e poi un manicomio femminile. Il Presidente della Regione Chiamparino ha ricordato la duplice valenza dell’accordo: “L’area metropolitana rappresenta una realtà attrattiva e un luogo nel quale integrare il ‘capitale umano’ e il ‘capitale di risorsa’ per un progetto di crescita istituzionale sia di UniTo sia del territorio. Auguro all’Università di diventare un modello di eccellenza tra le università europee e di essere una delle tre pale dell’elica insieme alle banche e alle istituzioni”.
Proprio le istituzioni sono fondamentali nel realizzare l’insediamento che ha un importo complessivo di 260 milioni di euro, divisi a metà tra il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e UniTo, che ha già previsto un costo di 47 milioni per le prime due fasi attuative del primo lotto da circa 13 mila metri quadri su un totale di 121 mila. Le aree saranno acquistate entro la fine del 2017 e nel 2019 partirà la gara d’appalto del valore di cinque milioni con l’apertura dei cantieri. Nel 2021 dovrà essere completato tutto il lotto e dovranno essere attuati i trasferimenti e gli insediamenti per fare didattica.
Il nuovo campus avrà una struttura sostenibile grazie al rispetto dei protocolli di certificazione ambientale e all’utilizzo di materiali da costruzione a minimo impatto e l’ottimizzazione dell’illuminazione naturale per ridurre gli sprechi.
Per quanto riguarda la sede di via Giuria sono previste manutenzioni ordinarie durante questo periodo di transizione per garantire comunque un nuovo utilizzo nel 2021: l’obiettivo è destinare nuovi spazi ai dipartimenti umanistici. Il conto alla rovescia è iniziato.
ARMANDO TORRO