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Piano socio-sanitario 2025-2030: investimento di circa 5 miliardi

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Trenta voti favorevoli e 16 contrari. Con questo risultato si è conclusa la votazione per approvare il Piano socio-sanitario 2025-2030. “Il Consiglio ha dimostrato una grande maturità complessiva, adesso il piano dovrà essere attuato e attualizzato e, se è giusto che il Consiglio regionale dia la bussola, il governo regionale dovrà fornire alle nostre aziende la mappa dettagliata per raggiungere gli obiettivi che la democrazia ha indicato”, ha commentato il Presidente della Regione Alberto Cirio.

Ieri mattina, lunedì 22 dicembre, presso la Sala Viglione, il Consiglio regionale ha esaminato una mozione e 28 ordini del giorno di maggioranza e di minoranza, approvandone 22. Gran parte dei documenti di minoranza invece, sono stati licenziati con emendamenti proposti dalla Giunta. 

Tra le novità concrete previste dal Piano, un fondo regionale per i caregiver e l’istituzione della figura del direttore socio-sanitario come raccordo con gli enti locali territoriali. Inoltre, è prevista la riforma dei luoghi dove c’è integrazione socio-sanitaria, tra i quali le commissioni di vigilanza, che, come detto dall’assessore alle Politiche Sociali Maurizio Marrone “devono diventare strumento operativo”.

Tra gli Ordini del giorno analizzati, due impegnano la Giunta regionale a prendersi cura del benessere perinatale e della salute della donna. Il primo, dedicato alle azioni di follow-up per la tutela della salute della mamma a seguito del parto, presentato dalla prima firmataria Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa). L’altro, presentato da Gianna Gancia (Lega) prevede invece iniziative regionali per la promozione della salute della donna nel climaterio e nella menopausa.

Prima della votazione finale sono intervenuti i capigruppo di maggioranza e opposizione. Silvio Magliano (Lista Cirio) ha parlato di “grande capacità di ascolto da parte degli assessori Riboldi e Marrone. Il nostro gruppo ha sottolineato direttrici importanti come l’innovazione nei nostri ospedali, l’attenzione agli stili di vita dei giovani, una maggiore attenzione alla disabilità, un approccio multidisciplinare alla psichiatria, la sfida alle cronicità e l’aiuto ai caregiver”.
Per Davide Buzzi Langhi (Fi) invece, “il piano non è un semplice documento di programmazione ma una scelta politica che riflette una visione di sanità pubblica universale, moderna, territoriale e umana e più efficiente. Ora la vera sfida sarà l’attuazione: la direzione intrapresa è quella giusta e il gruppo di Forza Italia sarà parte attiva di questo processo, garantendo il proprio sostegno alla Giunta”.

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