Dieci persone, tre continenti, un solo messaggio: Alberto Trentini libero. Un piccolo flash mob dedicato al cooperante italiano che da novembre 2024 si trova rinchiuso nelle carceri venezuelane. Si è conclusa così la conferenza stampa di presentazione del convegno “Diritti umani e civili: le resistenze dimenticate”, organizzato dal Comitato regionale per i diritti umani e civili del Consiglio regionale del Piemonte in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, mercoledì 10 dicembre.
“Abbiamo scelto questo tema per uscire dalla consueta focalizzazione sulla crisi del momento e riportare lo sguardo sulla complessità globale. Oggi nel mondo sono attivi oltre cinquanta conflitti di diversa entità, spesso ignorati dall’opinione pubblica”, ha commentato la vicepresidente del Comitato Sara Zambaia. Il riferimento non è casuale: durante il convegno saranno presenti testimoni provenienti da Siria, Kurdistan, Venezuela e Bielorussia per riaccendere un faro su situazioni di continuo disprezzo dei diritti umani, che spesso rimangono in secondo piano.
“Non pretendiamo di risolvere i problemi che neanche le grandi organizzazioni internazionali, come l’Onu, non riescono a risolvere – ha concluso Giampiero Leo, secondo vicepresidente del Comitato – ma vogliamo ribadire con forza che non si tratta di temi ignorati da tutti e, di certo, non da questa Regione”.
Appuntamento il 10 dicembre alle 19 presso la fondazione Piazza dei Mestieri, via Durandi 10.