“Oggi possiamo dire con orgoglio che abbiamo salvato il contratto, e non un contratto qualsiasi. Il contratto collettivo non ha mai smesso di essere sotto attacco e mettendo sotto attacco il contratto nazionale si vuole mettere sotto attacco il sindacato”. Lo ha annunciato Gianfranco Verdini, coordinatore regionale Uilm Piemonte, in occasione di un incontro stampa con il segretario generale, Rocco Palombella, tenutosi giovedì 4 dicembre al teatro Q77 di corso Brescia.
Dopo quasi un anno e mezzo di trattative, il 22 novembre è stato firmato il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici per il triennio 2025-2028. Le trattative con Federmeccanica, come testimonia Verdini, sono state lunghe e complesse: “Noi siamo partiti da una piattaforma molto ambiziosa, all’altezza dei tempi. Quest’ipotesi di contratto era scaduta a giugno del 2024 ed è stata firmata dopo 17 mesi. A mia memoria, non mi risulta che un contratto sia mai stato firmato dopo 17 mesi. Questo fa capire quanto la trattativa sia stata lunga e difficile”.
Infatti, ha spiegato il coordinatore regionale di Uilm, “durante questi mesi più volte si sono avute delle rotture dal punto di vista politico. Nei rinnovi contrattuali non c’è niente di scontato. Tutti gli elementi e tutti i punti bisogna conquistarli con sudore, fatica e caparbietà. La nostra controparte ha messo in dubbio la vita stessa del contratto. Hanno deciso loro di aprire uno scontro tra i lavoratori e le imprese, uno scontro che in quel momento non era utile per il Paese. Solamente il 15 luglio del 2025 si è ripreso a discutere grazie alla mobilitazione dei lavoratori metalmeccanici e alla loro generosità. Era vent’anni che i metalmeccanici non proclamavano 40 ore di sciopero. La tenacia e la caparbietà della Uil hanno permesso di raggiungere questo importante risultato”.
Nonostante gli ostacoli che si sono presentati nel corso delle trattative, Verdini ha dato voce alla grande soddisfazione di Uilm Piemonte per i risultati raggiunti: “Abbiamo voluto quello che io definisco un buon contratto, che rispondeva alla piattaforma votata dal 98% dei lavoratori”. Infatti, è stato ottenuto un aumento medio di 205 euro per l’intera vigenza contrattuale, nonché un aumento dei permessi annui, che saranno sette a fruizione collettiva e sei a fruizione individuale, da richiedere con un preavviso di almeno una settimana.
Tuttavia, è fondamentale “continuare la battaglia per la riduzione dell’orario. Ricordo che nel lontano 1919 i meccanici furono i primi a ottenere la giornata lavorativa di otto ore”. L’intenzione di Uilm Piemonte, secondo il coordinatore regionale, è “salvare l’industria di questo Paese”. Proprio per questo “riteniamo che vada ancora messo al centro il lavoro metalmeccanico. Per questo chiediamo una politica industriale straordinaria, a partire dai settori strategici. Tra pochi mesi scadrà il Pnrr e non vediamo ancora, da parte del Governo, investimenti importanti per quanto riguarda la politica industriale. Diciamo basta alle delocalizzazioni e alle acquisizioni di società all’unico scopo di creare valore per gli azionisti. Non è utile al Paese né, soprattutto, ai lavoratori”, ha concluso Verdini.