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Frigorifero solidale: un progetto pilota a Torino

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Un progetto di solidarietà unico in tutta Italia: nasce a Torino il Frigorifero solidale. Cuki save the food, la sezione di responsabilità sociale dell’azienda Cuki, ha stretto un accordo con il Terzo settore per un’iniziativa che potrebbe essere replicata in ogni città. Grazie alla collaborazione con il Sermig e RePoPP, il Frigorifero solidale potrà distribuire 240 piatti pronti alla settimana alle persone che si rivolgono all’Arsenale della Pace.

RePoPP – il programma torinese dedicato al recupero delle eccedenze alimentari – preleverà prodotti in surplus dal mercato di Porta Palazzo. Il cibo verrà cucinato per evitare che vada a male e sarà poi conservato in vaschette di alluminio cuki all’interno dei frigoriferi messi a disposizione del Sermig. Ogni contenitore sarà etichettato con una lista di ingredienti scritta in più lingue. Il progetto costituisce un modello di economia circolare e di responsabilità condivisa.

Lorenza Patriarca, consigliera comunale che ha preso parte alla presentazione dell’iniziativa, ha precisato che il Frigorifero solidale “non si limita a distribuire eccedenze, ma anche a trasformarle. Le famiglie che si trovano in uno stato fragile rischiano di non consumare cibo bilanciato dal punto di vista nutrizionale. In questo modo – continua -, restituiamo loro anche la qualità”. Il progetto riporta l’attenzione al problema dello spreco alimentare. I dati italiani non sono incoraggianti e il Piemonte non è da meno: le famiglie gettano via, in media, più di 27 kg di cibo pro capite ogni anno.

L’impegno di Cuki per la lotta allo spreco è iniziato nel 2011. Dopo una prima collaborazione con il Banco alimentare, a cui sono stati donati contenitori per il cibo, le campagne sono state tantissime. “Nel frattempo – ha spiegato Carlo Bertolino, direttore della sezione Marketing – abbiamo cercato di responsabilizzare sempre di più i consumatori e di diffondere una cultura della buona conservazione”. Da questo impegno è nata cukipedia, un’enciclopedia online che spiega come preservare il cibo. “Il modello che abbiamo creato qui a Torino è unico nel suo genere – ha aggiunto – e ci piacerebbe trovare altre realtà che vogliano replicare il Frigorifero solidale”.

Anche quella del Sermig è una lunga storia di solidarietà. Fondato nel 1964 da Ernesto Olivero, sostiene da tempo le persone in difficoltà. All’emporio speranza vengono distribuiti dal 2021 beni di prima necessità: cibo, abbigliamento, casalinghi e cancelleria. Il servizio di spesa alimentare mensile ha garantito una borsa di prodotti a 893 nuclei famigliari solo nel 2024. Elena Canalis, responsabile organizzativa del Sermig, vede nel Frigorifero solidale “un’ulteriore occasione per andare incontro ai bisogni delle persone. Questa iniziativa è un grande esempio di rete del Terzo settore che funziona e collabora”.

All’incontro di presentazione del progetto era presente Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva e firmataria della cosiddetta Legge Gadda. La legge 166/2016 regola la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi. È nota, infatti, anche come legge antispreco. “Lo spreco si associa alla colpa – ha detto nel suo intervento -, un sentimento che ci lascia immobili. Su questo palco, invece, ci sono persone che hanno pensato a delle soluzioni concrete. Sarò sempre contraria a leggi che mettono in campo sanzioni e multe: servono modelli reali e replicabili. Dare risonanza al Frigorifero solidale – ha concluso – significa mostrare che esiste un’alternativa percorribile”.

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