La Città di Torino, congiuntamente con l’Ordine degli Psicologi e l’Ordine degli Avvocati, vuole lanciare i corsi prematrimoniali per chi decide di sposarsi civilmente. L’intento è di favorire il dialogo e la consapevolezza nelle coppie che decidono di sposarsi, accogliendo la complessità in un percorso che può comportare difficoltà e tensioni. L’iniziativa è partita su proposta delle consigliere comunali Ludovica Cioria e Amalia Santangeli ed è stato accolta dalla Giunta che ne discuterà a breve.
“A Torino nel 2024 abbiamo avuto 1100 matrimoni e cento unioni civili”, ha spiegato l’assessore alla cura della città Francesco Tresso. “Offriremo un percorso che fornisca strumenti maggiori per gestire la coppia”. L’assessore ha annunciato una prima fase sperimentale, nella quale verificare partecipazione e modalità. “Pensiamo anche di coinvolgere i mediatori culturali, ampliando l’iniziativa a persone con difficoltà linguistiche che fanno fatica ad approcciare questo tipo di percorsi”. I matrimoni sono “spalmati lungo tutto l’anno, con particolare concentrazione a maggio”. Per questo l’idea è di distribuire i moduli lungo i mesi, che sviluppino diversi argomenti e che siano facilmente partecipabili grazie a una durata contenuta, “auspicando di tenere i corsi in presenza”.
Un aspetto importante di questi corsi è la prevenzione della violenze. “Sappiamo che le famiglie possono rappresentare, allo stesso tempo, risorse di prevenzione o incubatori di violenze” ha spiegato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare. “Noi vogliamo che siano incubatori positivi, evitando un escalation dei conflitti in ambito familiare”. La reazione emotiva è “incontrollata e incontrollabile” ha spiegato Andrea Lazzara del Consiglio del’Ordine degli psicologi del Piemonte, mentre occorre essere in grado “rinegoziare posizioni”. Secondo Lazzara, in Piemonte uno degli aspetti più rilevanti del disagio mentale sono i problemi legati alla separazione, che interessano il 15,6% delle persone che si rivolgono a uno psicologo delle cure primarie.
Nel 2024 ci sono stati 500 divorzi al Comune di Torino, senza contare le separazioni in corso nei tribunali. Come ha detto Michela Favaro, vicesindaco di Torino, i corsi prematrimoniali “potrebbero anche convincere qualcuno a non sposarsi”. Un aiuto, quindi, a prendere consapevolezza dell’importanza del passo che si sta compiendo, evitando di accorgersi di non essere capaci di gestirlo quando è troppo tardi.