L’inaugurazione del primo tratto pedonale di via Roma porta il sindaco Stefano Lo Russo davanti ai cronisti. E l’attenzione mediatica che si è creata dopo il sequestro di Halloween e dopo il caso di piazza Castello coinvolge inevitabilmente anche il primo cittadino. Il sindaco sgombera il campo: “Il tema della sicurezza non è solo una questione di percepito, ma di sicurezza in senso reale: io penso che debba essere garantita a tutte le torinesi e i torinesi. Che non devono aver paura di uscire di casa in tutta la città”.
Il problema, sottolinea Lo Russo, è di risorse. “Il nodo sicurezza – spiega il sindaco – è complesso e richiede diversi livelli di lavoro, con diversi enti che operano sul territorio. Le competenze del Comune su questo punto sono estremamente limitate perché i compiti di garanzia della sicurezza sono in carico al ministro dell’Interno, al questore e al prefetto”. La Città tiene alta l’attenzione e fa la sua parte, rivendica Lo Russo: “Noi siamo costantemente solleciti rispetto al prefetto e al questore quando riceviamo le segnalazioni dei cittadini per i problemi di degrado e di insicurezza, in gran parte legati al tema dello spaccio di droga in alcune zone. Purtroppo, ci sono carenze di organico nella polizia di Stato. Anche l’ultimo rapporto presentato al Ministero dell’Interno evidenzia una mancanza di oltre 16mila agenti a livello nazionale nella polizia di Stato”.
La soluzione quindi deve arrivare dal Ministero. Ma intanto si può fare qualcosa, aggiunge Lo Russo: “Come Anci, chiediamo da tempo di poter dotare la polizia municipale dell’accesso al Sid, una banca dati del ministero dell’Interno in cui sono schedate le persone pregiudicate. Se il Governo facesse questa azione pratica aiuterebbe la polizia municipale, anche senza cambiarne le competenze. Speriamo che questo Governo prenda in mano il tema della sicurezza che ci sta molto a cuore e aiuti le aree urbane a migliorarne la qualità”.