I tatuaggi raccontano la vita delle persone, la loro storia, i loro pensieri. Così vale anche per i tatuaggi riportati in vita tramite la nuova installazione interattiva multimediale al Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” che inaugura il 6 novembre. Simboli, slogan, animali sono solo alcune delle figure più frequentemente pitturate sulla pelle dei dieci pazienti di Lombroso – il celebre medico veronese, vissuto tra 1800 e 1900, a cui è dedicato il museo di via Pietro Giuria 15 -, che compongono la nuova esposizione immersiva in 3D.
I tatuaggi dal 2009 erano visibili al publico con un video che riportava le illustrazioni fatte all’epoca di Lombroso. Il nuovo progetto – realizzato in collaborazione da Brixel e Arca – vuole aiutare lo spettatore a visualizzare meglio come i tatuaggi apparivano sulla pelle dei dieci individui tutti con un passato criminale alle spalle. L’installazione permette di conoscere più a fondo la loro vita attraverso i verbali dei processi a cui sono stati sottoposti.
“I loro tatuaggi funzionano come rotocalchi della loro vita – spiega Silvano Montaldo, direttore del museo Lombroso -. I tatuaggi normalmente non si vedono nella vita di tutti i giorni, si svelano solo in prigione o in contesti intimi”.
Il video con l’intervista a Silvano Montaldo:
