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Nuovo anno accademico sportivo: a Grugliasco un impianto da 12 milioni

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«Uno studente atleta non è un’eccezione da gestire». Lo ricorda la rettrice dell’Università di Torino Cristina Prandi in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico sportivo 2025/2026.

«Lo sport non è un accessorio per l’università pubblica. Per Unito e Polito è una politica di ateneo che punta tutto sulla salute pubblica, – sottolinea la rettrice – diminuendo le disuguaglianze». Per le studentesse e gli studenti universitari torinesi, le università investiranno con il programma “Dual Career”, borse di studio – 14 in totale – ma soprattutto spazi e strutture: «Puntiamo alla Torino città metropolitana – spiega il presidente del Cus Torino Riccardo D’Elicio – Il sistema universitario si estenderà come sta già facendo a Orbassano, Collegno, Grugliasco. per attirare studenti da tutto il mondo, anche attraverso lo sport, bisogna dare servizi». L’investimento per il nuovo anno accademico sportivo sarà concentrato sul polo scientifico di Grugliasco, con un impianto sportivo da 12 milioni di euro: «Il mio compito – spiega D’Elicio – è lavorare per dare la possibilità agli studenti di allenarsi in centri d’eccellenza».

Un nuovo anno che si inaugura ricordando Matilde Lorenzi, la sciatrice torinese morta in un incidente a ottobre 2024. «La collaborazione con la fondazione Lorenzi è un esempio positivo. La tecnologia e la ricerca possono fare tanto anche per la sicurezza nello sport: andiamo avanti integrando lo sport con le attività istituzionali» sottolinea Elena Maria Baralis, pro rettrice del Politecnico di Torino. «Come Politecnico gestiremo un centro interdipartimentale che faccia ricerca sulle nuove idee per costruire un monitoraggio della salute e dei progressi sportivi, per noi è un percorso di “tecnologia dello sport”».

Dalle istituzioni l’assessore allo Sport e ai Grandi eventi del comune di Torino Domenico Carretta rinnova l’impegno della città: «Stiamo definendo le linee guida del piano strategico per investire nelle strutture dove vi allenerete. Declinando la parola sport teniamo dentro lo stato di salute di una società intera». Per Stefano Fabio Mossino, presidente del Coni Piemonte, l’offerta sportiva è la risposta «contro la delocalizzazione di cervelli, per attrarli a Torino e farli rimanere».

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