L’Italia è entrata nel consorzio di ricerca MIRRI-ERIC, il principale organismo europeo per la conservazione, la caratterizzazione, la distribuzione e la valorizzazione della biodiversità e delle risorse microbiche.
“I microrganismi sono la prima forma di vita predominante sul nostro pianeta, sono onnipresenti nella biosfera e fondamentali per il funzionamento degli ecosistemi. Sono già presenti in molte applicazioni. La biodiversità microbica va quindi considerata una risorsa preziosa per la scienza e l’industria, con implicazioni per l’economia e la finanza. Sono importantissimi nella nostra quotidianità, per questo abbiamo una serie di progetti europei sui quali lavorare”. Queste le parole di Maria Cristina Varese, Coordinatrice del Nodo Nazionale delle collezioni di microrganismi e rappresentante italiana nell’ambito del National Coordinator Forum dell’Infrastruttura, che questa mattina ha presentato il progetto di ricerca nel maestoso Salone del Palazzo del Rettorato dell’Università.
L’infrastruttura MIRRI-ERIC riunisce 50 centri di risorse di dominio microbiologico, collezioni di colture e istituti di ricerca. L’iniziativa fornirà alle comunità bioscientifiche e bioindustriali un accesso centralizzato a una vasta gamma di microrganismi di alta qualità, ai loro derivati, ai dati e ai servizi associati, con un focus particolare sui settori della salute, dell’agroalimentare, dell’energia e dell’ambiente. Alla presentazione, presente anche Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, che sottolinea l’entusiasmo e l’orgoglio nel coordinare questa compagine.
La professoressa Varese, a capo del Centro Interdipartimentale di Unito per Conservazione e Valorizzazione Organismi, aggiunge: “Ci vogliamo immaginare come un centro di innovazione per il territorio per favorire la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Dal 2017, con la nascita di Joint Research Unit MIRRI-IT la comunità microbiologica italiana ha fatto un cammino splendido. Sappiamo che entrare nell’infrastruttura europea è solo l’inizio, ma è sicuramente un buon punto dal quale partire”.