Si è fatta attendere perché il suo treno è arrivato con 20 minuti di ritardo, ma finalmente la fiaccola degli Special Olympics è a Torino. La festa è iniziata ieri, 26 febbraio, alla stazione di Porta Nuova, dove la torcia e il fuoco sacro, custodito in due lumini, sono giunti su un treno proveniente da Napoli, dopo essere partiti da Atene, dove si è tenuta una solenne cerimonia d’inaugurazione allo Zappeion Megaron.
La “Fiamma della Speranza” è arrivata accompagnata dal presidente e managing director di Special Olympics Europa Eurasia David Evangelista, dal presidente di Special Olympics Hellas, Dionyssios Kodellas, dalla presidente del Comitato organizzatore dei Giochi di Torino 2025, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e dal triatleta biellese e tedoforo Andrea Spezzano. Ad attenderli alla stazione decine di atleti e appassionati di sport con bandiere e striscioni, entusiasti ed emozionati di accogliere l’inizio dei giochi dedicati agli atleti con disabilità intellettive, oltre al sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
Un’accoglienza speciale, fatta di abbracci e calorose strette di mano è stata riservata ad Andrea Spezzano, che con la sua corsa ha letteralmente portato in mano la fiaccola attraverso diverse tappe, da Atene al capoluogo piemontese, passando per Roma e il Vaticano: “Bellissimi posti che non avevo mai visto”. La sua è una storia di passione per lo sport. Ciclista, nuotatore e corridore: un triatleta. Ma anche un lavoratore: “Non credo che potrò guardare le gare perché devo tornare a Ivrea, dove lavoro in un supermercato”. “Nel tempo libero mi alleno, è un po’ faticoso – ride – ma anche bello, vado a correre con il mio allenatore”, dice il ventunenne sotto lo sguardo fiero di Paolo Vialardi, 51 anni, appuntato scelto della guardia di finanza, ma soprattutto coach e amico.
Da oggi, parte il tour finale della fiamma che toccherà le principali località piemontesi, per poi, sabato 8, entrare all’Inalpi Arena e illuminare la cerimonia di apertura dei World Winter Games, che si terranno dall’8 al 15 marzo a Torino e nelle valle piemontesi, dove sono attesi 1.500 atleti provenienti da 101 Paesi.
“Special Olympics è un movimento nato negli anni Sessanta con l’obiettivo di aiutare le persone con disabilità intellettive. Nei prossimi giorni, Torino e le nostre montagne ospiteranno migliaia di atleti, che ci dimostreranno come le barriere intellettive non esistano e attraverso le prestazione atletiche dimostreranno il loro valore. Li aspettiamo già sabato 8 marzo alla cerimonia d’inaugurazione, dove tutte le delegazioni sfileranno portando la loro voglia di stare insieme e condividendo i valori di fraternità che lo sport ci regala” ha dichiarato Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che ha voluto mandare anche un messaggio di incoraggiamento agli atleti: “Voglio augurargli di gareggiare con spirito competitivo, ma anche di vivere questa esperienza in amicizia, per conoscere persone provenienti da altre parti del mondo e per visitare Torino, che è felicissima di accoglierli”.