Era dal 1948 che non passava dalle strade di Torino. La Mille Miglia, il più grande evento mondiale dedicato alle vetture storiche, torna in città per chiudere la sua prima tappa. Dopo 76 anni, martedì 11 giugno una carovana di esemplari unici prodotti tra il 1927 e il 1957 sfilerà per le strade torinesi in arrivo da Brescia, città natale dell’iconico appuntamento su quattro ruote.
Sono 435 le automobili che arriveranno all’Iveco Industrial Village di Settimo Torinese alle 18.45. Ci saranno anche 120 Ferrari che faranno da apripista, 20 auto elettriche e un modello a guida autonoma sotto la gestione del Politecnico di Milano. Da lì verranno scortate dalla polizia municipale fino in via Roma, con traguardo finale in piazza San Carlo. Una passerella che il giorno dopo vedrà la ripartenza dal Palavela alle 5.45 di mercoledì 12 giugno, alla volta delle Langhe, Monferrato e infine Genova. Arrivo della seconda tappa: Viareggio. In tutto il percorso prevede 2.220 chilometri in giro per l’Italia intera.
I precedenti in città
Dopo il 1947 e il 1948, la 1000 Miglia non è più passata da Torino. Le corse di quegli anni erano state un’occasione di lustro per la città. In un secondo dopoguerra dove il Paese era ancora in ginocchio e la Fiat rappresentava l’unica industria automobilistica in attività, la deviazione del tracciato Brescia-Roma aveva coinvolto anche il capoluogo piemontese. Tra l’altro, una delle pochissime città i cui ponti per attraversare il Po non erano stati distrutti dai bombardamenti.
Indimenticabile l’impresa di Tazio Nuvolari al volante della spyder Cisitalia 202 MM, secondo classificato nell’edizione 1947. L’anno successivo è stato invece l’ultima partecipazione di un anziano Mantovano Volante a bordo della sua Ferrari 166 C. Altri tempi, altra epoca. Il 1955 ha visto una delle quattro 121 LM, opera dello stesso Enzo Ferrari, con al volante un Piero Taruffi, capace di raggiungere 197 km/h, record ancora oggi imbattuto.
In quei periodi, gli scatti raccolti sul ciglio delle strade sono pochi, ma sono sotto un’accurata digitalizzazione di Franco Senestro per il suo archivio “La bottega del ciabattino”. I risultati verranno esposti nella mostra “Un viaggio lungo Mille Miglia”, a cura di Ilaria Pani e Paolo Mazzetti, che il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino ha organizzato con il Museo Mille Miglia di Brescia, visitabile dal 12 giugno al 29 settembre.
Due anni dopo la tragedia di Guidizzolo, in provincia di Mantova: 11 persone morte, la sospensione delle corse per vent’anni. Solo nel 1977 ha ripreso piede con una stringente formula di regolarità per le auto storiche. E oggi è un museo viaggiante che vede auto sportive e utilitarie con marchio Ferrari, Alfa Romeo, Mercedes-Benz e Fiat.
Reazioni
Le condizioni per un ritorno le ha create l’Automobile Club Torino. “Questa manifestazione ha un rilevante richiamo internazionale – dice il presidente Piergiorgio Re -, con una prevalenza di partecipanti stranieri provenienti da tutta Europa, dall’America, dal Giappone, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda. In un momento non semplice per l’auto, tutto quello che riusciamo a portare a Torino è utile, anche per le ricadute sul territorio”.
Contento anche il sindaco Stefano Lo Russo, che parla della Mille Miglia come di “un’occasione per celebrare la lunga e importante tradizione dell’industria automobilistica, indissolubilmente intrecciata con la storia della nostra città, ma anche la passione per le vetture d’epoca e le corse. Questo arrivo rappresenta per Torino un altro importante riconoscimento nel panorama dei grandi eventi sportivi internazionali, dopo le Final Eight, il Giro d’Italia e in attesa del Tour de France e delle Nitto Atp Finals”.