La Guardia di finanza di Torino ha sequestrato circa 500mila parti di ricambio per auto, marcate delle più note case automobilistiche nazionali e internazionali, oltre a numerosi macchinari e stampi utilizzati per la produzione. Sono 20 le persone indagate in concorso per ricettazione e fabbricazione e per commercio di prodotti contraffatti, con l’aggravante della sistematicità dell’attività e dell’allestimento di mezzi e attività organizzate. Sono stati sequestrati 28 macchinari industriali e 449 stampi utilizzati per riprodurre i marchi e il controvalore commerciale stimabile di pezzi di ricambio per auto e linee di produzione ammonta a oltre otto milioni di euro. All’interno della filiera produttiva, oltre alle aziende produttrici dei pezzi di ricambio, si trovavano numerose imprese per la distribuzione, anche per quanto riguarda l’e-commerce: le perquisizioni sono state effettuate, oltre che in Piemonte, in Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Lombardia e Toscana.
I falsi venivano prodotti in capannoni industriali nel Torinese, grazie a 13 linee di produzione operative e professionali. Una di queste imprese utilizzava un’area di stoccaggio che è stata scoperta nei magazzini di una società di logistica estranea ai fatti: qui erano stati affittati spazi per oltre 700 metri quadrati e serviva da deposito per i ricambi contraffatti realizzati e per i copricerchi che erano destinati alla marchiatura illecita. Sono diversi poi i macchinari utilizzati per lo stampaggio, la pressatura, la verniciatura, la serigrafia e la tampografia dei prodotti realizzati.
Le indagini sono state portate avanti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino, coordinato dalla procura del capoluogo piemontese. Tra i ricambi sequestrati troviamo copricerchi, coprimozzo, stemmi, elementi ornamentali e tuning per carrozzeria.