Un 18enne è morto questa mattina dopo oltre un giorno di coma: Nafugi Manneh era stato aggredito il 30 aprile a Canelli, nell’Astigiano, di sera e in pieno centro, sotto gli occhi dei passanti. Il ragazzo era stato trasportato in elicottero presso l’ospedale di Alessandria e si trovava in stato di coma: è morto nel reparto di terapia intensiva.
Il giovane aveva richiesto asilo dopo essere arrivato in Italia dal Gambia e si trovava ospite presso il Centro accoglienza straordinaria (Cas) di Cassinasco, una struttura che si trova in un comune di 543 abitanti in provincia di Asti. Secondo le prime ricostruzioni ad aggredire il 18enne è stato un gruppo di persone richiedenti asilo di origine pakistana, scappate subito dopo l’accaduto: tutte le persone coinvolte erano ospitate presso il Cas di Cassinasco.
Le camere di sorveglianza della zona hanno ripreso l’accaduto e i filmati sono al vaglio degli inquirenti. L’uomo è stato colpito con catene e bastoni: proprio una catena d’acciaio usata per legare biciclette e motorini risulta essere l’arma dell’omicidio, sferrata contro la testa della vittima. Un 24enne è stato deferito per rissa aggravata, mentre un 34enne è stato fermato con l’accusa di omicidio. L’uomo si trova presso il carcere di Quarto d’Asti in attesa dell’udienza per la convalida del fermo. Le motivazioni, secondo i primi accertamenti, sono futili: si tratta di vecchi dissapori emersi all’interno della struttura che li ospitava.