“Un ergastolo non può dare soddisfazione, non è possibile umanamente. Ma la famiglia è serenamente convinta che giustizia sia stata fatta”. È questo il commento di Paolo Romagnoli, legale di parte civile, alla decisione della Cassazione di confermare l’ergastolo per Luigi Oste. Il barista, la notte di Halloween del 2021, ha sparato un colpo di pistola uccidendo Massimo Melis, autista della Croce verde. Secondo le carte processuali, dietro al gesto che ha portato all’omicidio c’è l’amicizia tra Melis e la donna di cui si era invaghito Oste. La vittima era stata trovata senza vita all’interno della propria auto, parcheggiata in una strada isolata. “La famiglia di Melis – continua l’avvocato – sta scontando il proprio ergastolo dal primo novembre del 2021”. La Cassazione ha respinto il ricorso della difesa contro la sentenza della corte di assise d’appello subalpina.