Il problema dell‘auto elettrica? “Solo il denaro”. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, impegnato nel suo “giro d’Italia” per promuovere le Comunità energetiche, si esprime sulla transizione anche nel settore auto. Lo fa dalla sua Regione e da una città – Torino – in cui il tema è al centro del dibattito. “Un’auto elettrica nel nostro Paese costa almeno cinque annualità di salario – spiega – in Germania tre. Io credo che fatichi a decollare esclusivamente per questioni di costi, da parte delle comunità c’è grande attenzione”.
Così, ampliando l’orizzonte al quadro energetico complessivo, il ministro fissa le priorità: geotermico, fotovoltaico, eolico e, “da parte mia, convintamente il nucleare“. L’appuntamento torinese è stata l’occasione per fare il punto sulle comunità energetiche rinnovabili, per cui il Piemonte primeggia in Italia. A livello nazionale le realtà in funzione sono oggi 142, di cui 27 in Piemonte: rappresentano il 19 per cento del totale.
Progetti su cui oggi paiono credere tutti i livelli istituzionali, dalla Regione ai piccoli Comuni: sono oltre mille quelli che contano meno di 5 mila abitanti e sono tra quelli che si stanno rivelando più ricettivi. Anche in città, però, le iniziative non mancano. Uno dei progetti realizzati a Torino coinvolge infatti il Comune e la Parrocchia della Santa Famiglia di Nazareth, che, con Intesa Sanpaolo nel ruolo di investitore, hanno realizzato nel quartiere Vallette un impianto da 20 chilowatt di picco che, per il Comune, «ha prima di tutto un valore sociale». Ora l’Amministrazione punta a mappare tutti i tetti degli edifici pubblici che potrebbero essere impiegati per produrre energia.
L’associazione delle Camere di Commercio, dal canto suo, prosegue l’impegno per la promozione delle Cer con le imprese, fornendo anche supporto in termini burocratici ed economici. “Stiamo realizzando due prototipi per far vedere alle aziende come funzionano questi sistemi – spiega il presidente della Camera di Commercio Dario Gallina – e apriremo un bando per la concessione di voucher dedicati“.
Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica in Italia, oggi solo un terzo dei consumi complessivi viene da fonti rinnovabili. “Dobbiamo arrivare a due terzi entro il 2030″, chiude Pichetto Fratin. Al Gse, il gestore dei servizi energetici che accompagna il Ministero nella gestione delle Cer, risultano oggi 1 milione e 600 mila produttori di energia, dal singolo che installa un pannello fotovoltaico sul tetto della proprio abitazione al gruppo di autoconsumatori, fino alle comunità energetiche. Crescono al ritmo di mille al giorno e la previsione è di arrivare a 3 milioni entro il 2030.
Come segnalato da Futura News nel longform dedicato alle rinnovabili, restano, però, i problemi dei ritardi e degli scorpori in bolletta, che oggi non ci sono e che rappresenterebbero, invece, un incentivo significativo.