Promuovere l’occupazione femminile facendo incontrare giovani e imprenditrici. È questo l’obiettivo del progetto WomenToring, lanciato da Torino Città per le Donne, che dal primo pomeriggio di oggi, mercoledì 13 marzo, apre una call a tutte le residenti in modo da incentivare la parità di genere sul mercato del lavoro.
Dopo la sperimentazione a Milano, l’iniziativa sbarca a Torino e intende offrire supporto alle soft skill e consulenza alle giovani donne con almeno tre incontri singoli, della durata di un’ora e mezza, in presenza e/o a distanza. Un network per unire esperte e studentesse o lavoratrici, per ispirare quest’ultime delle opportunità lavorative sul territorio.
La partecipazione è gratuita e il bando resterà aperto fino al 31 maggio. Non è previsto uno sbarramento basato sul valore Isee. Le allieve dovranno avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni. L’iscrizione è disponibile sul sito torinocittaperledonne.org/womentoring. Al programma parteciperanno 200 mentor – tanto del mondo del design quanto di quello industriale – e 400 giovani.
Dati
Secondo i dati Istat del 2022, il tasso di occupazione femminile in età fra i 20 e i 64 anni a Torino e provincia è del 62,7%, quello di disoccupazione dell’8,1% e di inattività si attesta al 36,3% (sotto la media italiana del 43,6%). A livello regionale, invece, il tasso di occupazione è del 64,1%, quello di disoccupazione il 6,2% e il tasso di inattività femminile 35,6%.
Tra l’altro, l’Inps rileva come Torino, insieme a Roma, Milano e Monza, è tra le città con la più alta concentrazione di dirigenti uomini. In Piemonte, il gender pay gap del salario giornaliero è pari al 12%. Come noto, il trend è in aumento su tutto il territorio italiano. Negli anni scorsi, il tema è stato a lungo discusso sui banchi del Consiglio regionale, che aveva approvato all’unanimità le azioni di contrasto al fenomeno proposte e un investimento di 85mila euro a prima firma di Domenico Ravetti (Pd).
Il progetto
“L’obiettivo di WomenToring è costruire un network intergenerazionale per agevolare la crescita professionale e valorizzare competenze e saperi femminili – spiega la project leader, Antonella Parigi -. Dopo Milano siamo la seconda città che attua un progetto di questo tipo. La speranza è che altre realtà intendano seguirci”. Sempre Parigi, inoltre, mette i puntini sulle i: “Fra i limiti delle politiche di genere c’è la mancanza di una regia a livello nazionale”.
Per l’assessora al Lavoro della Città di Torino, Gianna Pentenero, “se non cresce il lavoro delle donne, non cresce l’occupazione. Questo è un progetto importante che non vuol fare aumentare il numero delle occupate ma punta a sanare altri aspetti tipici del lavoro femminile come l’instabilità e la differenza di trattamento economico”.
Poi aggiunge: “Dall’Osservatorio sul Mercato del Lavoro di Torino emerge che l’occupazione femminile è aumentata nel 2023. Dobbiamo chiederci se di pari passo avanzano gli stipendi, i redditi, le professionalità e le competenze. Inoltre, a Torino crescono le startup, di cui il 37% sono state avviate da donne nell’ultimo anno. Questo è un buon segnale”.
Soddisfatta del progetto WomenToring l’assessora all’Istruzione e le Politiche giovanili di Torino, Carlotta Salerno: “Abbiamo sposato fin da subito il progetto, riconoscendone il potenziale. La Città lavora ogni giorno per l’abbattimento del gender gap”.