“La vittoria in Sardegna ci fa capire che insieme possiamo costruire un’alternativa vera al centrodestra rendendo così più contendibile il Piemonte”. Il vicepresidente del consiglio regionale del Pd Daniele Valle è convinto che un’intesa con il Movimento 5 stelle possa riaprire le sorti delle prossime elezioni regionali. Ma questo accordo evidentemente è ancora lontano.
Quali possibilità vede per un’intesa tra Pd e M5s anche in Piemonte?
“Il Pd ha aperto la sua disponibilità a ragionare non soltanto di alleanze, ma anche di entrare nel merito dei programmi e di condividere la candidatura. Fosse questa del Pd, civica o del M5s. A fronte di questa disponibilità sono emerse delle questioni di natura contenutistica ritenute determinanti dai pentastellati. Su queste non abbiamo trovato un’intesa”.
Quali sono queste questioni di cui sta parlando?
“L’individuazione dell’area giostre di Corso Regina Margherita come la localizzazione del nuovo ospedale di Torino nord che però è già stata aggiudicata nella gara di progettazione, quindi sarebbe difficile tornare indietro. Così come la scelta dello strumento del partenariato pubblico privato per la realizzazione della Città di salute di Novara e del Parco della salute di Torino. Anche lì sono procedure ormai aperte da anni”.
Ci sono quindi delle speranze?
“Secondo me le ragioni per stare insieme ci sono tutte perché nel corso di questi anni abbiamo condiviso la maggior parte delle battaglie. Non solo opposizione ma anche in termini di proposte. È una questione di scelte e di volontà. Poi sulle singole questioni si può entrare, ma bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo. Se la pensassimo allo stesso modo su tutto saremmo nello stesso partito. Noi abbiamo delle differenze però oggi le ragioni per stare insieme sono di più rispetto a quelle che ci dividono. Non vorrei che tutto questo partisse dalla convinzione errata che qua la partita sia già finita. Io non condivido questa analisi”.
Se non si trovasse un accordo, lei è ancora disponibile a candidarsi alle elezioni per il suo partito?
“La mia disponibilità resta sul tavolo, sta al mio partito giudicarla”.