AAA architetti cercasi. Non è l’annuncio di un privato, ma la sesta edizione del bando ideato da Confcooperative habitat che a partire dal 2008 è alla ricerca di giovani progettisti under 33 per lo sviluppo di progetti di indagine sperimentale sui temi più attuali dell’abitare, della città e del paesaggio. Quest’anno il bando è doppio: due bandi, su due città, Torino e Padova. Il focus è una risposta al momento storico di incertezza delle generazioni più giovani e fragili: ovvero, l’idea della casa cooperativa a un prezzo abbordabile per promuovere la permanenza nella città di famiglie e del popolo studentesco fuorisede. Ragazze e ragazzi, quest’ultimi, con la “valigia pronta” che dopo essersi formati sul territorio lasciano il capoluogo piemontese subito dopo la laurea.
Ogni anno, in più, Torino perde residenti e non si riesce a invertire il trend. Le future idee proposte dai giovani che si candideranno al bando possono essere una ventata di aria fresca per la città e portare a una riflessione su una diversa politica della casa e a nuovi modalità dell’abitare. La partecipazione consiste nel consegnare alla commissione giudicante, entro il 27 maggio, un’ipotesi di progettazione multidisciplinare di rigenerazione urbana di un’area non valorizzata per darle un nuovo utilizzo in un mix di abitativo e aperto al pubblico. I primi tre progetti vincitori riceveranno un montepremi rispettivamente di 10.000, 6.000 e 4.000 euro e verranno inseriti in un elenco di merito, da cui gli organizzatore del concorso potranno scegliere i professionisti inseriti per futuri incarichi.
“Abbiamo coinvolto un’area difficile e peculiare con grande bisogno di idee”, ha detto Paolo Mazzoleni, assessore all’Urbanistica, alla presentazione del bando. Il quartiere in questione è quello del Quadrilatero, in particolare l’isolato di Sant’Eligio, dove oltre a una riflessione sull’abitare, il parcheggio di Piazzale Amelia Piccinini dovrà essere anch’esso coinvolto in un processo di restituzione alla cittadinanza.
Edizione precedente 2019
La zona scelta per il bando precedente del 2019, vinto da Gregorio Pecorelli, Tobia Davanzo e Chiara Dorbolò con il progetto Abitare il bordo, era stato lo scalo ferroviario di Milano-Rogoredo. Anche in questo caso la sfida era quella di rigenerare l’area e immaginare la nascita di un nuovo quartiere a sud est di Milano.