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L’ex Manifattura tabacchi sogna la rinascita

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Nel quadrante nord est della città, alla confluenza tra il Po e la Stura di Lanzo, dove un tempo finivano le case e cominciavano le radure, ci sono 46 mila metri quadrati di spazi abbandonati. È l’area della ex Manifattura tabacchi, già residenza di caccia di casa Savoia, per cui oggi si avvia un nuovo capitolo della sua storia: un nuovo grande polo culturale a servizio della città, che sarà raggiungibile con la futura linea 2 della metropolitana. Così Torino guarda al futuro dell’antica fabbrica, lanciando un concorso di progettazione per ridisegnare le funzioni di un complesso composto da 25 edifici e sottoposto a tutela monumentale. Polo archivistico e polo universitario sono le parole chiave del progetto, che prevede peraltro la demolizione di 26 mila metri quadri di strtutture. 

“Mi auguro che ci sia grande partecipazione – ha commentato la direttrice dell’Agenzia del Demanio, proprietaria del bene, Alessandra Dal Verme – Questo concorso nasce da una fortissima alleanza istituzionale e ritengo avrà un notevole impatto sociale e culturale”. 

Agenzia del Demanio, Comune, Regione Piemonte, Università di Torino, Politecnico, Soprintendenza, ministeri della Giustizia e della Cultura: a siglare il protocollo d’intesa per l’avvio del concorso sono stati tutti i partner istituzionali coinvolti. Nell’area, infatti, dovrebbe sorgere non solo un nuovo spazio destinato agli Archivi di Stato e del tribunale, ma anche una nuova residenza universitaria, nuovi spazi per Unito e Politecnico con aule e campus, nuovi servizi della Città di Torino

“Non esiste ancora una sede che sia di Università e Politecnico insieme – hanno commentato i rettori del Politecnico Guido Saracco e dell’Università Stefano Geuna – Pensare oggi alla realizzazione di un polo interateneo è certamente un bel segnale per chi ci succederà. L’incontro e la commistione culturale generano sempre cose buone”.

Per il primo cittadino Stefano Lo Russo, il progetto si inserisce “in una più ampia prospettiva di riqualificazione dell’area nord est della città. Con la linea 2 della metropolitana – ha aggiunto – gli studenti potranno raggiungere velocemente la città e il Politecnico, dove si fermerà il primo lotto dei lavori”.

Quello che fu per lungo tempo un importante polo produttivo della città, dunque, è pronto a rivivere. Lo ha già fatto in passato, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale e la contrazione delle vendite dei rinomati sigari. Ora spazio ai progettisti, la sfida è lanciata. 

C’è tempo fino al 16 gennaio per presentare il progetto. Dopodiché comincerà la valutazione da parte del Demanio. Entro il 22 aprile, i selezionati dovranno presentare le offerte, mentre il 17 maggio il Piemonte e la città scopriranno il vincitore del concorso, che dovrà curare il progetto di fattibilità. Per progettare il futuro della manifattura sono in palio 393mila euro. 

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