Più di 70 mila lavoratori del reparto automobilistico sono a rischio per la transizione verso l’elettrico. Nell’ottica di riconversione e riqualificazione industriale, Regione Piemonte e ministero per lo Sviluppo economico hanno stipulato un accordo di programma che ha reso disponibili 50 milioni di euro per le imprese nei settori automotive e aerospazio. Il dato è emerso a Palazzo Lascaris l’assessore Andrea Tronzano lo ha reso noto in risposta alla interrogazione di Monica Canalis (Pd) sulle iniziative per salvaguardare i posti di lavoro piemontesi nell’automotive.
Secondo l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia) la decisione europea di interrompere la vendita, dal 2035, di autovetture a combustione interna, comporterà la perdita in Italia di 73 mila posti di lavoro che sarà solo parzialmente compensata da 6 mila posti di lavoro legati alle nuove attività. Questo avrà pesanti ricadute in diverse aree del Piemonte. Canalis ha quindi chiesto quali iniziative intenda prendere la Giunta in particolare nei confronti di Stellantis e quali strategie basate sulla ricerca e innovazione l’esecutivo intenda mettere in atto.
Tronzano ha quindi indicato, nell’ambito delle “azioni e programmi a supporto del tessuto industriale per cogliere le sfide poste dalla duplice transizione ecologica e digitale”, l’iniziativa a favore dei 112 comuni del Sistema locale del lavoro di Torino attraverso il bando da 50 milioni di euro (più altri 40 milioni per soddisfare tutte le richieste pervenute). Ma anche “la realizzazione di un Centro di ricerca applicata e trasferimento tecnologico per il settore automotive e la mobilità sostenibile”. È stata inoltre commissionata all’Ires, ha proseguito Tronzano, “un’indagine riguardante la filiera della componentistica automotive e l’impatto sulla stessa della transizione elettrica”.
La Regione punta anche sui fondi europei e sulla strategia regionale sull’idrogeno. È stato anche sottoscritto nel novembre 2022 un accordo quadro con il Ministero delle imprese e del made in Italy per il cofinanziamento di progetti di ricerca e sviluppo nel settore automotive e la Regione ha aderito all’Automotive regional alliance (Ara). Iniziative che confermano la direzione del sostegno alla transizione ma non permettono ancora di valutare le effettive possibilità di recupero occupazionale.
“La transizione ecologica è una sfida inevitabile e urgente per lasciare condizioni di vita dignitose alle prossime generazioni, ma deve essere gestita con buon senso, ampliando all’idrogeno e ai biocarburanti le opzioni produttive – ha commentato Canalis -. Non solo elettrico, insomma, dopo la fine del motore endotermico”.