Uno spazio per coltivare relazioni. È l’obiettivo a cui ambisce il festival Corti.lì, un ciclo di incontri rivolto alle famiglie, ai professionisti dell’area educativa, culturale e non solo, a tutti coloro che vogliono costruire legami e un dialogo empatico. “Non possiamo sostituire le relazioni con la rete – dice Chiara Caucino, assessore regionale alla famiglia –. I social ci stanno soffocando, per cui dobbiamo lavorare per costruire degli spazi per i bambini”. Anche l’assessora Carlotta Salerno ribadisce la necessità di tornare ai luoghi fisici: “Lo spazio è terzo educatore – prendendo in prestito le parole del pedagogista Loris Malaguzzi –. Non può esserci contenuto senza il contenitore”. Il senso di uscire diventa così uno dei punti fondamentali della Fondazione Omi, che, nel lontano 1789, aveva aperto la Scuola di carità, “la prima scuola pubblica nata a Torino” – come ricorda Cristina Savio presidente della circoscrizione Uno –.
Corti.lì diventa così uno spazio in cui parlare di legami “perché i bambini nascono in un legame – spiega Francesca Sisto, responsabile area pedagogica e formativa di Omi –. La vera sfida è quella di identificare quali sono i tipi di legame che fanno crescere e incoraggiare la creatività dei bambini”. In uno sguardo che non riguarda solo i più piccoli, ma che coinvolge anche gli adulti: “anche loro hanno bisogno di stare insieme e consolidare relazioni sane ed empatiche”. La visione del festival è triplice: vuole dare proposte per adulti, proposte per bambini, e proposte per adulti e bambini insieme.
L’evento si terrà dal 9 all’11 Giugno 2023 presso il punto corti.Lì, nel cortile di Fondazione Omi in via Giolitti 35. Ogni attività vivrà uno spazio proprio ma dialogherà con il resto, tessendo una trama che spazierà dal punto lettura Corti.lì, presidio Nati per leggere Piemonte, al Gymnasium di Fondazione Camera, al cortile stesso, fino ad arrivare al coro di Santa Pelagia in via San Massimo 21 “È dedicato a tutte le fasce d’età – conclude Sisto – e totalmente gratuito”.